A Maddaloni bande di ragazzini minacciano
bar e pub: «Mangiano, non pagano e fanno danni»

MADDALONI. Pretendono di mangiare e bere gratis. Ma non è la solita movida violenta. Peggio, sono veri atti di intimidazione, per giunta reiterati e aggravati: il solito gruppetto organizzato pretende, quasi tutte le sere (è già successo quattro volte) bibite gratis con asporto compreso e consumazione in loco; poi addirittura l’accesso diretto e a discrezione del frigo bar; in alcuni casi, cena gratuita. Accade puntualmente d’estate. È accaduto nelle sere a cavallo di ferragosto. Ogni volta che si cerca di rilanciare la «movida maddalonese», cioè il timido tentativo di rianimare, almeno d’estate, le strade deserte del centro di Maddaloni, produce scintille l’incontro tra le nuove presenze (cioè di chi è in cerca di frescura e momenti di aggregazione) e i padroni delle strade deserte (vere gang). «Sono considerati furfantelli o atti di bullismo –denuncia Giuseppe Riccio (Confesercenti)- invece sono rapine». Se ne parlerà oggi nell’incontro che il delegato della Confesercenti avrà con il commissario straordinario Samuele De Lucia. Le denunce rigorosamente anonime, fatte dagli esercenti, sono peggiori del male: ci si autocondanna a vivere in condizioni di sudditanza, di intimidazione, omertà confidando che altri promuovano iniziative o la necessaria mobilitazione.
La storia della pretesa di consumare cibi e bevande senza pagare, l’anno scorso portò al fallimento delle iniziative di «animazione notturna dell’estate 2015». Oggi, come allora, l’elenco degli esercizi colpiti resta anonimo.