«Wanted», volantino e una taglia
per le offese a don Ciotti | Video

Il volantino pubblicato sulla pagina facebook del sindaco di Locri
Il volantino pubblicato sulla pagina facebook del sindaco di Locri
di Serafina Morelli
Venerdì 31 Marzo 2017, 14:59
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LOCRI - Il sindaco di Locri si traveste da sceriffo e mette una taglia sui balordi. Un volantino con la scritta “Wanted” ritrae una figura maschile, maglia bianca e pantalone scuro con in mano una bomboletta spray. Ora c’è una foto e un video con l’immagine di chi ha scritto almeno una delle frasi offensive contro il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, su alcuni muri della città di Locri alla vigilia della manifestazione per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.  
 


«Ecco l'immagine del balordo che arrivato in piazza De Gasperi a bordo di un'Opel Corsa guidata da altro idiota, ha lasciato traccia della propria viltà esponendo l'intera città ad una pessima figura a livello nazionale. Si offre lauta ricompensa a chi fornirà dettagliate notizie utili per poterli individuare». Queste le parole riportate sul volantino che richiama alla memoria i manifesti tipici del western, quando sui criminali pendeva una taglia. Una metafora del far west forse non troppo lontana dalla realtà della Locride degli anni passati, dove si sono consumate numerose faide, guerre di mafia che hanno lasciato sul terreno moltissime vittime. E tanti sono i morti innocenti, le vittime di ndrangheta a cui ancora oggi nessuno sa dire il perché e sa dare un volto all’assassino.

«I mafiosi non possono tenere in ostaggio un’intera città – dice il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese -. Vanno isolati gli uomini dei clan, sono 150-200 idioti, una sparuta minoranza, che però hanno fatto danni indelebili: hanno infangato il nome e cancellato la storia di questa città». I cittadini onesti di Locri sono stanchi di essere «etichettati». Da qui la «provocazione» del primo cittadino per «cercare di non spegnere i riflettori su questa vicenda». E una taglia è prevista davvero per chi aiuterà gli inquirenti a far luce sui «soliti (ig)noti» che la notte tra il 19 e il 20 marzo con una bomboletta spray hanno scritto le frasi ingiuriose contro Don Luigi Ciotti. «La ricompensa sarà una cifra simbolica, poi vedremo: attendiamo ora fiduciosi che qualcuno ci dia delle informazioni per capire chi siano questi balordi. Il volantino vuole essere una provocazione – ha ribadito Giovanni Calabrese - dovuta al fatto che non è possibile che la città sia stata esposta a una figuraccia a livello nazionale e non si possano individuare chi sono i soggetti che hanno ideato e portato avanti questa assurda azione. Bisogna anche capire se siamo davanti a soggetti che provengono dalla criminalità organizzata o abbiamo a che fare con un gruppo di balordi che hanno fatto una sciocchezza».

La foto apparsa sul volantino è stata estratta dal video delle telecamere di sorveglianza del centro di aggregazione giovanile, uno dei tre luoghi colpiti insieme al vescovado e a una scuola. Lì era stata lasciata sul muro la scritta «Don Ciotti sbirro e più sbirro il sindaco». Ha impiegato 15 secondi per portare a termine il lavoro. Sono le 4.30 del 20 marzo quando l’Opel Corsa entra nel raggio d’azione della telecamera. Al secondo 44 compare la sagoma di un ragazzo che scrive, con la mano sinistra, sul muro con la bomboletta spray. Terminato il “graffito” si copre il viso con la mano e si allontana dall’inquadratura. Alle 3.31 e 39 secondi viene ripreso nuovamente mentre corre verso la macchina. Gli inquirenti sono al lavoro, ma il sindaco spera di poter ottenere delle risposte anche dai cittadini.

«La città vive da qualche anno una situazione di tranquillità. Ecco perché bisogna capire se oggi si vive una situazione di calma apparente e se i criminali sono sempre attenti, vigili e pronti a colpire». Al momento «nessuno è venuto a riscuotere la taglia ma speriamo di individuare al più presto questi soggetti, non possiamo essere ostaggio di quattro balordi».


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