Rosarno, inglese sequestrata e stuprata per due settimane: aguzzini conosciuti su Facebook

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Venerdì 20 Aprile 2018, 19:05 - Ultimo agg. 11 Maggio, 18:28
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L'incubo - due settimane di violenze sessuali - è nato da una banale richiesta di amicizia su Facebook: un rapporto presto sfociato in un vero e proprio sequestro di persona accompagnato da ripetuti stupri. È l'accusa mossa a un cittadino del Burkina Faso, Momodou Jallow, di 37 anni, arrestato a Rosarno dalla Polizia di Stato con l'accusa di sequestro di persona e violenza sessuale.

Due cittadini del Mali sono stati denunciati in stato di libertà per gli stessi reati. Jallow avrebbe  segregato per 15 giorni una donna inglese conosciuta su Facebook e con la quale ha convissuto alcuni mesi in Germania, violentandola ripetutamente insieme anche ad alcuni connazionali. 

A dare l'allarme è stata la donna che è riuscita a telefonare ai servizi sociali inglesi che hanno girato l'allarme all'Interpol che ha allertato il Commissariato di Gioia Tauro della Polizia di Stato. Il dirigente e l'operatore della centrale operativa sono riusciti a contattare la donna sul telefonino dandole indicazioni per fuggire ed avvertendola che a Rosarno erano già presenti numerose pattuglie inviate non appena ricevuta la notizia. È stato così che gli agenti hanno visto la donna fuggire da una finestra inseguita da Jallow.

La donna ha poi raccontato agli investigatori del Commissariato di Gioia Tauro, di avere conosciuto Jallow alcuni mesi fa e di essere stata convinta ad andare a vivere con lui in Germania. Dopo alcuni mesi di convivenza, la coppia è stata costretta a fuggire perché - ha raccontato lei - l'uomo era rimasto coinvolto nell'accoltellamento di un connazionale per motivi di droga. Da qui la fuga in autobus a Rosarno dove lui aveva una casa. Non appena arrivati, però, l'uomo - è sempre il racconto della donna - ha cambiato radicalmente atteggiamento, l'ha privata del telefonino e della carta di credito - con la quale ha prelevato diverse migliaia di euro - e l'ha segregata nell'appartamento nel quale è stata ripetutamente violentata non solo da Jallow ma anche da altri extracomunitari. Ai poliziotti la donna ha anche raccontato che l'uomo viveva con i proventi dello spaccio di droga. La svolta nella vicenda c'è stata ieri quando la donna è riuscita ad approfittare di un attimo di distrazione dei suoi sequestratori riuscendo a chiamare in Inghilterra.

Poi le numerose telefonate del dirigente del Commissariato di Gioia Tauro e di un agente alle quali, inizialmente, rispondevano voci maschili.
Quindi il contatto e le indicazioni fornite dagli investigatori alla donna per fuggire, con l'assicurazione che sarebbe stata subito soccorsa. Cosa poi puntualmente verificatasi. Gli agenti, alcune ore dopo l'arresto di Jallow, hanno fatto una perquisizione nell'abitazione trovandovi i due cittadini del Mali che sono stati denunciati per trascorsa flagranza. Per loro la Procura di Palmi ha comunque chiesto l'arresto al gip. Nell'appartamento non è stata trovata droga ma i cani dell'unità cinofila hanno segnalato la presenza di sostanza stupefacente, segno che comunque nell'appartamento era stata conservata della droga. Un particolare che confermerebbe il racconto della donna.
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