Scoperto un covo delle cosche
possibile base per i sequestri

I carabinieri durante i controlli in Aspromonte
I carabinieri durante i controlli in Aspromonte
di Serafina Morelli
Mercoledì 1 Febbraio 2017, 12:23
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LOCRI (Rc) Era stato abilmente nascosto nella fitta vegetazione ma aveva tutti i comfort per vivere: arredata e completa di impianto elettrico, idrico e di areazione, con relativa caldaia annessa al box doccia. Il manufatto ad uso abitativo ha tutte le caratteristiche per essere considerato un “covo” per latitanti ed è stato scoperto dai carabinieri della Compagnia di Locri in un terreno demaniale dell’entroterra del Comune di Ciminà, un paese di 600 abitanti nel parco nazionale dell’Aspromonte.

All’interno del fabbricato delle dimensioni di 4,5 X 3 metri ed alto circa 2,5 metri, anche quattro letti con materassi di cui uno con catena ancorata alla rete del letto. Un dettaglio che lascia pensare che il covo possa essere stato utilizzato, negli anni passati, per la custodia dei sequestrati. L’accesso tra l’altro era consentito mediante una porta mimetizzata. Un fabbricato probabilmente ancora oggi utilizzato dalle locali cosche di ‘ndrangheta come deposito di armi e munizioni. All’interno infatti sono stati rinvenuti, in ottimo stato di conservazione: oltre 900 cartucce di vario calibro e tipo; 2,5 Kg di polvere da sparo; 2 ottiche per fucile di precisione; una rastrelliera per fucili con relativo olio lubrificante per armi; numerosi capi di abbigliamento maschile per ambiente montano; creme di mascheramento, torce e lampade a batterie. C’erano anche numerosi capi di abbigliamento maschile per ambiente montano, generi alimentari e vari farmaci.
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