Coltiva marijuana, preso latitante
maxisequestro anche a Taurianova

Coltiva marijuana, preso latitante maxisequestro anche a Taurianova
di Serafina Morelli
Sabato 5 Agosto 2017, 12:53
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REGGIO CALABRIA - Era latitante dallo scorso mese di settembre ma Antonino Romeo è stato tradito, ancora una volta, dalla sua passione per la coltivazione della canapa indiana. Sorpreso, insieme al suo complice, mentre erano  impegnati a curare una piantagione di marijuana, ben nascosta in un’impervia area boschiva: oltre cento piante alte un metro e mezzo e dal peso complessivo di sessanta chili che avrebbero fruttato sul mercato centomila euro.

A finire in manette oltre a Romeo (in foto), 37 anni, di Sinopoli, fuggito al blitz dell’operazione “Grifone” dove è indagato per traffico di stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso, anche Antonino Forgione, 20 anni, di Taurianova. Per Romeo il “pollice verde” era un vero e proprio chiodo fisso: esattamente un anno fa, infatti, a Bagnara Calabria, fu sorpreso in flagranza con cento piantine di marijuana ed arrestato.

Ieri un nuovo blitz a Sinopoli, in contrada Zoccali, con i Carabinieri della locale Stazione, del comando provinciale di Reggio con il supporto della Polizia e dello Squadrone eliportato cacciatori “Calabria”. Entrambi gli arrestati, braccianti agricoli sulla carta, dovranno ora difendersi dall’accusa di produzione, coltivazione e traffico di stupefacente in concorso. Forgione dovrà rispondere anche di favoreggiamento personale.



Sempre nel Reggino, i Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria con il contributo dei militari del 4° Reggimento a cavallo, hanno scoperto una vasta piantagione di canapa indiana nella Piana di Gioia Tauro. Ben 9mila piantine in perfetto stato vegetativo, dotate di apposito impianto di irrigazione, sono state scoperte in un terreno in contrada Furnà, a Taurianova.

Quando i Carabinieri si sono addentrati nel fondo attirati dal forte odore di marijuana, hanno poi scoperto che a pochi metri di distanza c’era anche un rudere apparentemente abbandonato, che però nascondeva al suo interno un vero e proprio essiccatoio, allestito per trattare le piante dopo la raccolta e predisporle per il successivo stoccaggio.

In quel fabbricato sono stati infatti rinvenuti complessivamente 105 chili di marijuana già essiccata e pronta per essere smerciata all’ingrosso. Il 53enne Francesco Caridi è stato arrestato per coltivazione di sostanza stupefacente. Le piante, una volta immesse sul mercato, avrebbero fruttato un guadagno illecito di circa 2,5 milioni di euro.

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