Appalti pubblici truccati per favorire
la moglie: arrestato sindaco Aieta

Il sindaco di Aieta, Gennaro Marsiglia
Il sindaco di Aieta, Gennaro Marsiglia
di Serafina Morelli
Venerdì 6 Luglio 2018, 14:02
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Palizzi, Amantea e oggi i Comuni dell’Alto Tirreno Cosentino. Nel mirino la gestione degli appalti pubblici. Amministratori comunali sotto inchiesta che agiscono «in maniera spregiudicata», con un comportamento finalizzato «all’arricchimento personale» dove emerge una evidente «elusione fraudolenta dei principi di rotazione trasparenza degli appalti pubblici».

Dopo l’operazione “Multiservizi” di Amantea che ha portato all’arresto di funzionari del Comune, dell’assessore Emma Pati e del comandante dei vigili urbani, è stata la volta di “Affare Comune” dove sono finiti agli arresti anche il primo cittadino Arturo Walter Scerbo e due consiglieri di maggioranza. Stamani invece è stata la volta dell’operazione “Appalto amico” della Guardia di finanza di Scalea coordinata dalla Procura di Paola. Coinvolti i comuni di Aieta, Buonvicino, Maierà e altri centri dell’Alto Tirreno cosentino.

Con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta è stato arrestato il sindaco di Aieta, Gennaro Marsiglia. Ai domiciliari invece la moglie, Chiara Benvenuto, vicepresidente e dipendente di una società cooperativa fornitrice. In carcere l’imprenditore Andrea Biondi, rappresentante di una cooperativa impegnata nella fornitura di servizi per l'ente comunale.

Marsiglia è indagato anche in qualità di responsabile del servizio amministrativo finanziario dei Comuni di Buonvicino e Maierà: avrebbe prodotto le turbative delle gare e dei procedimenti di scelta dei contraenti della pubblica amministrazione.

Il primo cittadino di Aieta, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe redatto bandi di gara ad hoc allo scopo di agevolare le cooperative gestite una dalla moglie, in qualità di vicepresidente e dipendente, e l'altra rappresentata legalmente da Andrea Biondi. I reati contestati sono stati accertati dagli investigatori attraverso l’analisi di documentazione e lo svolgimento di indagini tecniche ed informatiche. «Emerge sempre una sorta di asservimento – ha affermato il procuratore di Paola Pierpaolo Bruni - delle funzioni pubbliche agli interessi personali e all’arricchimento dei privati».

Per ciascuna gara pubblica o procedimento di scelta dei contraenti sono state ricostruite le condotte illecite svolte tra soggetti pubblici e privati in violazione delle norme in materia di appalti pubblici. L’indagine riguarda un periodo che va dal 2009 al 2018 e concerne svariate decine di appalti. I finanzieri hanno anche effettuato delle perquisizioni e delle acquisizioni documentali in diversi altri enti.
 
I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Paola Rosamaria Mesiti su richiesta della Procura e fanno riferimento a procedure riguardanti il settore della raccolta dei rifiuti, il servizio assistenza scolastica per persone diversamente abili, servizio supporto Ufficio tributi, gestione mense scolastiche.
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