VediNapoli e poi....Bali. Tra scimmie e templi

VediNapoli e poi....Bali. Tra scimmie e templi
Domenica 24 Settembre 2017, 16:08
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Bali,  il viaggio continua.  Una tappa obbligata per i turisti di ogni nazionalità è certamente la foresta delle scimmie,  un tratto di giungla che sopravvive proprio al centro di Ubud,  una delle  città più vivaci dell'isola. 
Dunque, la foresta delle scimmie: ce ne sono di tutte le dimensioni e tutte sono ugualmente dispettose,  pronte a portare via ai turisti occhiali,  zainetti e tutto quello che si trovano a portata di mano,  ma anche disponibili (come si vede dal video)  a farsi toccare ed accarezzare, soprattutto in cambio di qualche  banana.  Particolarmente divertente vederle tuffare nelle vasche che si trovano all'interno della foresta. Entusiasti, evidentemente, i bambini. 
Ma a Bali  sono da non  perdere anche i templi: se ne contano ventimila,  Io ne ho visitati tre.  Il Tempio Madre (Besakih), il Tanath Loth  e il pura Tirta Empul. Il primo è in realtà un a sorta di cittadella composta da ben 23 luoghi sacri (il principale è  il Pura Penataran Agung) uniti, purtroppo,  da rapidissime scalinate. 
 


La Lonely Planet definisce il Besakih una trappola per turisti e mette in guardia dalle  continue offerte delle guide locali.  In realtà il biglietto di ingresso prevede anche la salita verso il tempio in motocicletta e l'ausilio di una guida. Naturalmente alla fine è praticamente d'obbligo una mancia. Io ho rinunciato al tutto (chi pensa che a Napoli i motociclisti siano scatenati non ha idea di cosa sia o capaci a Bali) e non  ho avuto alcun fastidio. E il monumento é da vedere.  Stesso discorso per il Tanath Loth dove turisti e balinesi si affollano per godere dello straordinario tramonto.  Nel tardo pomeriggio la spiaggia dalla quale si ammira il tempio (immerso nell'acqua ma raggiungibile a piedi anche se non visitabile per chi non é di religione indú) si affolla,  ma l'atmosfera è  piacevole.  Vedere decine e decine di persone (Con  il burqua,  in costume,  in jeans o con il sari) con lo sguardo fisso all'orizzonte e la macchina fotografica impugnata è uno spettacolo nello spettacolo. 

Il Tirta Empul è il tempio della purificazione.  È costruito intorno a una fonte sacra (una sorta di Lourdes degli induisti) e tutti si tuffano nelle vasche che si trovano all'interno. Le guide forniscono i sarong, praticamente dei parei, e le offerte votive (cestini con fiori e altri oggetti a me sconosciuti) e anche molti occidentali non si perdono l'immersione.  Un ultima nota: Bali è molto trafficata (C'e chi racconta di aver trascorso giornate intere in auto) quindi una scelta saggia é evitare i taxi e affidarsi a un conducente pagato a giornata (costa tra i 40 e i 50 euro)
Il resto  alla prossima puntata. 

Chi vuole notizie più  dettagliate può  scrivermi all'indirizzo email dani.decrescenzo@gmail.com.  La. risposta arriverà, ma non a strettissimo giro.  Per il momento ho appuntamento con una tartaruga per la nuotata quotidiana. 
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