Con la scuola de "L'amica geniale" alla scoperta del chiostro magico

Con la scuola de "L'amica geniale" alla scoperta del chiostro magico
Venerdì 23 Marzo 2018, 18:36
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"Lila era molto abile a raccontare, sembrava tutto vero, la scuola dove saremmo andate, i professori, e mi faceva ridere, mi faceva preoccupare. Una mattina però la interruppi. "Lila" le dissi, "tu non puoi andare alla scuola media, non hai fatto l’esame di ammissione. Né tu né Peluso ci potete andare»: nasce tutta lì, la storia de "L'amica geniale" di Elena Ferrante, da una ragazzina che non può andare a scuola. I genitori di Lila, troppo poveri o forse troppo ignoranti, si rifiutono di iscriverla alle medie, e la vita della bambina diventa una lunga guerra per riscattarsi da quel no. 

Oggi, lontano il periodo del dopoguerra in cui è ambientato il libro, i ragazzi del rione Ascarelli, quello raccontato dalla Ferrante, possono andare tutti in classe e lì ricucire la loro storia, quella del loro rione e anche quella della famiglia di imprenditori ebrei che gli diede il nome. E nella loro scuola, la Ruggero Bonghi, se vogliono, possono anche incontrare la musica e regalarla a chi ha voglia di ascoltarla. E un gruppo di allievi domani, in occasione delle giornate FAI di Primavera, farà da Cicerone guidando napoletani e turisti alla scoperta del chiostro di Sant'Agostino alla Zecca all'interno di Palazzo Ascarelli, quello che porta il nome di Giorgio Ascarelli, primo presidente della società calcio Napoli, che nel rione realizzò uno stadio.

Ascarelli era di origini ebraiche e quindi il regime fascista stabilì che l'impianto non potesse portare il suo nome, che è stato dato, invece, nel 2011 alla struttura  sportiva di Ponticelli dove, su una targa, si legge:  “A Giorgio Ascarelli, lungimirante industriale e munifico presidente della nascente Società Sportiva Calcio Napoli, la cui memoria fu oltraggiata dalla politica razziale fascista, che a Napoli si manifestò anche attraverso la cancellazione del nome di 'Stadio Giorgio Ascarelli' all’impianto da lui voluto e finanziato alla vigilia degli incontri della Coppa del Mondo del 1934. A perenne monito e in doveroso ricordo di tutte le persone discriminate per motivi religiosi, politici o razziali, il Comune di Napoli pose nel settantatreesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali, che tanti lutti e tante sofferenze causarono anche per la nostra città”.

La visita guidata al Chiostro e al palazzo che porta il suo nome sarà una delle  occasioni offerte dal Fondo ambientale per riscoprire  mille e più siti di valore artistico sparsi per tutta Italia. I ragazzi prenderanno in carico l'antico chiostro di Sant'Agostino alla Zecca. che presenta una struttura risalente originariamente alla fine del XIII secolo, più volte rimaneggiata e poi inglobata, alla fine dell'800, nell'elegante palazzo che sarà della famiglia Ascarelli (con accesso da Corso Umberto I, 174, Napoli).  Calcio (rione Luzzatti-Ascarelli). Nel turno di sabato 24 marzo, ore 10-13, gli studenti illustreranno il chiostro, intrattenendo gli ospiti con brevi intermezzi musicali a cura dell'Orchestra Bonghi. 
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