Daniela De Crescenzo
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Autolesionismo napoletano:
2 tonnellate di rifiuti trovati a mare

Autolesionismo napoletano: 2 tonnellate di rifiuti trovati a mare
di Daniela De Crescenzo
Martedì 9 Maggio 2017, 22:05 - Ultimo agg. 10 Maggio, 11:52
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Il mare, specialmente per una città turistica, è un'enorme ricchezza. Ma molti napoletani non lo sanno, o se ne fregano della salute propria e dei propri ospiti e continunano ad utilizzare il Golfo come un'enorme discarica. Non sono ipotesi,ma fatti accertati. Domenica mattina (nell'ambito della rassegna un "mare di opportunità" organizzata dal Comune)  il gruppo di sub di Sant'Erasmo, in collaborazione con la capitaneria di porto e un gruppo di associazioni, si è immerso al Molosiglio riportando a galla due tonnellate di rifiuti speciali, subito consegnati all'Asia.
 


C'erano, tra l'altro, quintali e quintali di pneumatici, un cassonetto della spazzatura, uno sccoter, due motori, una pensilina di plastica, diverse batterie esauste. Una vergogna. E un danno, anche economico enorme: come si può chiedere a chi arriva nella nostra città di restare a Napoli e di tuffarsi nel nostro mare, se noi stessi mostriamo un enorme sprezzo per le nostre risorse?

E del resto la classifica delle bandiere blu consegnate dala Foundation for Environmental Education (Fee) assegna solo due riconoscimenti nella provincia di Napoli: uno ad  Anacapri, con le spiagge di Faro-Punta Carena e Gradola-Grotta Azzurra; un altro a Massa Lubrense dove, come accade ormai da dieci anni, la Bandiera blu sventolerà sulla Baia delle Sirene, Marina del Cantone, Marina di Puolo e Recommone.
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