The Grand Finale con il tuffo su Saturno, addio alla sonda Cassini: “morte” annunciata per venerdì 15 settembre

Sabato 2 Settembre 2017, 19:49 - Ultimo agg. 20:01
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Tra una manciata di ore finirà i suoi giorni ai confini del Sistema Solare. Lo farà gettandosi tra le nubi del Signore degli anelli, Saturno. Dopo venti anni di onorato servizio la sonda Cassini dice addio così, in  un modo davvero incredibile e spettacolare.
Il “suicidio”, passastemi il termine, è  previsto per venerdì 15 settembre quando la sonda sfiorerà le nubi di uno dei giganti del Sistema solare e finirà la sua corsa sul pianeta gassoso. Nel frattempo ha già compiuto più di una ventina di orbite ravvicinate avvicinandosi a poche migliaia chilometri dalle nubi del gigante e la sua ultima immagine, secondo il ruolino di marcia della missione, sarà scattata giovedì 14 settembre, sopra il polo nord per osservare, tra l'altro, le famose tempeste esagonali.
Probabilmente rivolgerà il suo ultimo sguardo a Encelado e Titano, i due satelliti su cui si stanno concentrando le ricerche delle diverse agenzie spaziali terrestri.
Per effettuare ogni orbita del Grand Finale servono circa sei giorni e mezzo, e così nella sua ultima fase di esistenza Cassini ha attraversato ripetutamente il favoloso sistema di anelli con una velocità prossima ai 120 mila chilometri orari.


(La foto dei successi e i numeri dei primi 10 anni nello spazio)

LA MORTE VISTA DAL SARDINIA RADIOTELESCOPE
Ci saranno anche “antenne” italiane a osservare la morte di Cassini. A seguire il  “tracking” della sonda Nasa-Esa-Asi sarà anche la parabola di 64 metri del Sardinia Radiotelescope a San Basilio, in provincia di Cagliari in Sardegna. La fase cruciale del The Grand Finale, infatti, sarà seguita grazie una nuova configurazione sviluppata per l’impiego a supporto di missioni interplanetarie.



(La sonda Cassini sul Polo Nord di Saturno)

LA MISSIONE
La missione Nasa/Esa/Asi è iniziata il 15 ottobre 1997. Lo scopo era quello di studiare il sistema di Saturno con  le sue lune e i suoi meravigliosi e unici anelli. La sonda in origine era composta dall'orbiter Cassini della Nasa e il lander Huygens dell'Esa. Quest'ultimo, nel gennaio del 2005, si è posato sul suolo di Titano con successo.




THE GRAND FINALE
Cassini si trova distante da noi oltre un miliardo di chilometri. Grazie ai suoi dati abbiamo avuto una visione a 360 gradi del più affascinante pianeta del Sistema Solare, dei suoi anelli e delle sue straodinarie lune.
Ci vorranno anni per elaborare foto, dati e altre scoperte e chissà quante altre sorprese avremo ancora.
Insomma, grazie di tutto Cassini !
 
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