Sarebbe ora che qualcuno spiegasse al sindaco Luigi de Magistris qual è il vero significato dell'anarchia, alla quale va inneggiando periodicamente con tweet e post. Perché da quello che scrive sembra che l'anarchia per lui sia un'idea da studente distratto proposta a un'assemblea di liceali svogliati e ripetenti.
Nell'accezione comune, anarchia sta per «mancanza di governo» e «assenza di leggi». Nella storia e nel linguaggio politici s'intende invece una dottrina o un movimento che negano la legittimità di ogni istituzione (Stato, Chiesa e via dicendo) perché qualsiasi potere priva l'individuo della propria libertà personale, impedendo quindi l'eguaglianza e la giustizia. Questo in poche parole, perché per andare a fondo servirebbero dei trattati che probabilmente il sindaco non ha mai sfogliato, altrimenti si chiederebbe: ma se ogni istituzione è illegittima, che ci faccio qui, a Palazzo San Giacomo?
Ma evidentemente l'anarchia di DeMa è quella riferita alla prima accezione, l'assenza di leggi all'insegna del «fate quello che vi pare», un ideale alle vongole. E a Napoli la sta realizzando da tempo. Basta fare due passi in città per ammirarla nelle sue forme più degradanti. La crescente mancanza di regole sta sfiorando l'illegalità. Che un ex-pm non se ne renda conto è preoccupante, assai.
L'Arcinapoletano
di
L'anarchia alle vongole di Luigi de Magistris
di Pietro Treccagnoli
Martedì 30 Agosto 2016, 16:09
- Ultimo agg. 20:57
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