La chiave di vetro

La chiave di vetro
Venerdì 1 Settembre 2017, 17:42
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“Il libro degli amici” (Neri Pozza) di Elio Pecora apparecchia la vita di alcune grandi figure della scena letteraria italiana. Fa tornare i corpi di Sandro Penna, Elsa Morante, Alberto Moravia, Dario Bellezza, Amelia Rosselli, Aldo Palazzeschi, Rodolfo Wilcock e molti altri, raccontandone i tic e le debolezze, gli amori e le opere: attraverso dettagli e sguardi di lato, un giro di camera, e, poi, riadagiandoli sul letto di morte: il nuovo congedo, ma con una storia in più. È come leggere di battaglie lontane, di dame e cavalieri divenuti pure altari, un libro di vite su chi ha scritto romanzi e poesie che hanno segnato la letteratura italiana. Pecora è bravissimo nell’evocare e adagiare, restituire e congedare, solo un poeta sa far stare insieme i vivi e i morti nella confusione della memoria senza ruffianismi. Sullo sfondo c’è Roma, scena fissa, quella di ieri e quella di oggi, con i pieni e i vuoti (con prevalenza per questi ultimi) creati dagli spostamenti del tempo.  
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