Teatri e musei, l'autunno sarà caldo

Venerdì 4 Settembre 2015, 01:52
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A margine delle tante parole agostane lette a proposito di politica teatrale e beni culturali: dunque, in Campania la Regione ha assicurato la dovuta attenzione al teatro Trianon di Napoli e al Verdi di Salerno. Bene, benissimo. Il Trianon è un presidio di cultura e di civiltà in un quartiere difficile, e non merita la miserevole deriva cui sembrava condannato. Il Verdi porta avanti con dignità la gloriosa tradizione del melodramma. Né l'uno né l'altro avrebbero bisogno di trasformarsi nell'ennesimo piccolo museo, come pure è stato detto: rispettivamente della canzone napoletana e della lirica. Generi vivissimi in ogni parte del mondo: un buon cartellone capace di garantire un congruo numero di alzate di sipario e pubblico in sala, come accade in ogni teatro degno di questo nome, basterebbe. E a proposito di musei e della stucchevole polemica sulla nomina di sette stranieri ai vertici di importanti istituzioni culturali (a Paestum, tanto per dire, è andato il tedesco Zuchtriegel, a Capodimonte il francese Bellenger), è evidente che l'unico dibattito possibile è sulla qualità delle proposte. Alla guida di un patrimonio inestimabile devono, semplicemente devono esserci i migliori esperti del settore, dotati della necessaria esperienza. Figure professionali in grado di mettere a sistema le eccellenze culturali sparse sul territorio e non di rado in conflitto, di snellire la burocrazia, di creare sinergie virtuose tra arte e turismo culturale. Su questo terreno si gioca la partita, su questo terreno, e non sui curriculum, verranno giudicate le scelte. L'autunno sarà caldo.
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