Il prefetto: «Monumenti sfregiati, ora misure anti-vandali»

rocca dei rettori sfregiata
rocca dei rettori sfregiata
di Andrea Ferraro
Martedì 27 Marzo 2018, 18:26
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BENEVENTO - «Si tratta di episodi distinti ma sicuramente preoccupanti». Il prefetto di Benevento, Paola Galeone, non nasconde la preoccupazione per l’escalation di episodi di criminalità e vandalismo registrata negli ultimi giorni nel cuore del centro storico del capoluogo e in provincia. Ma la preoccupazione fa anche il paio con la consapevolezza dell’esistenza di un piano di controlli straordinari, appena potenziati con l’arrivo di rinforzi.
Prefetto, partiamo dalla città. Oltre alla criminalità, con il furto notturno al Museo del Sannio, c’è da fare i conti anche con i raid vandalici come dimostra lo sfregio al torrione della Rocca dei Rettori. Cosa ne pensa?
«Gli atti di vandalismo appartengono alla crisi della coscienza morale dei giovani. A volte sono inconsapevoli del danno che provocano, a volte distruggono cose meravigliose senza averne contezza. Ma è grave quanto fanno. Bisogna agire sul senso civico e dialogare con i giovani per far capire loro che il patrimonio, che spesso deturpano e danneggiano, è il loro e che gli viene lasciato in eredità».
Già, il dialogo. In centro spesso, in piazza Santa Sofia e davanti alla chiesa, in piena buffer zone, tanto per fare un esempio, si vedono ragazzini giocare a pallone e dare pallonate alle mura senza che nessuno intervenga.
«Un errore. Bisogna intervenire e dialogare per far capire che stanno sbagliando».
Parlerete dei raid vandalici in Comitato?
«Le convocazioni dei comitati per la sicurezza e l’ordine pubblico sono a cadenza quasi settimanale. Nel prossimo parleremo anche di questo. Bisognerà prevedere delle attività specifiche. È ragionevole pensare che la presenza delle forze dell’ordine faccia da deterrente».
Movida, con l’arrivo della primavera si acuiscono i problemi di vivibilità, non solo legati agli schiamazzi, lamentati dai residenti. Ne avete già discusso, almeno per il capoluogo?
«Lo faremo nei prossimi comitati. C’è sempre il coinvolgimento del Comune. Chiederemo che la polizia municipale, sebbene alle prese con problemi di organico, faccia dei turni notturni. Le forze dell’ordine non possono essere impegnate su tutti i fronti».
In centro c’è anche il problema dei dehors, alcuni installati senza l’ok della Soprintendenza. Come vi muoverete?
«Stiamo lavorando a trecentosessanta gradi. Ascolterò le proposte del sindaco e delle forze dell’ordine».
Torniamo alla criminalità. La scorsa settimana, con il raid di Amorosi, è tornato l’incubo rapine in abitazione. La gente ha paura. Quali sono le strategie?
«Guardi, le forze dell’ordine sono impegnate in controlli straordinari del territorio che hanno portato anche ad arresti e denunce. Ci sono servizi predisposti proprio per contrastare il fenomeno dei furti e in particolare delle rapine in casa. C’è allerta ma i cittadini devono fare la loro parte».
Come?
«Devono collaborare, ma ciò non significa che debbano sostituirsi alle forze dell’ordine. Per chi conosce bene il proprio paese, la propria zona di residenza è semplice notare la presenza di persone o veicoli sospetti. Le rapine nelle abitazioni, come le ultime due di Amorosi, di certo vengono messe a segno dopo diversi sopralluoghi per capire le abitudini di chi ci abita. Bisogna subito segnalare situazioni anomale alle forze dell’ordine».
E le amministrazioni?
«C’è una circolare del Ministero sulla possibilità di accedere ai fondi per installare impianti di videosorveglianza. Ho chiesto ai sindaci di adoperarsi per installare le telecamere, strumento che può rilevarsi un efficace deterrente».
È già pronto il piano sicurezza per Pasqua?
«Si, ne abbiamo discusso venerdì scorso. Gli obiettivi sensibili, già individuati in piani precedenti quando si è dovuto adottare le prime misure anti-terrorismo, saranno ovviamente super vigilati. I controlli previsti dal piano saranno rafforzati. Saranno intensificati anche quelli organizzati per contrastare il fenomeno dei furti in abitazione e lungo le strade soprattutto Lunedì in Albis».
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