Divieto di avvicinamento per un 30enne di Montesarchio accusato di minacce di morte, aggressioni e continui maltrattamenti in famiglia. A denunciare il giovane sono stati i suoi genitori, un 55enne e una 50enne originari di un altro centro sannita, vittime di continui episodi violenti e che, dopo un lungo periodo vissuto nel terrore, hanno trovato il coraggio di raccontare tutto alle forze dell'ordine.
La vicenda è nata nell'autunno scorso quando, nell'ottobre 2022, in preda alla disperazione la coppia ha deciso di riferire tutto ai militari dell'arma. I due hanno elencato ai carabinieri i ripetuti maltrattamenti fisici subiti dal figlio nel corso del tempo, quasi sempre in uno stato di alterazione psicofisica causata dall'assunzione abituale di sostanze alcoliche e stupefacenti. Inoltre, la coppia ha raccontato ai carabinieri che il figlio li avrebbe minacciati di morte in diverse occasioni, anche attraverso un'arma da taglio. Dal racconto dei coniugi è emerso un triste quadro, caratterizzato da una serie di violenze domestiche che andavano avanti da tempo.
La coppia avrebbe subito le condotte violente del figlio per anni «non riuscendo di fatto a sfuggire precisa la Procura sannita guidata da Aldo Policastro - al clima di soggezione in cui si erano ritrovati, vivendo uno stato di sofferenza morale e psichica che gli ha reso la vita impossibile tanto da indurli a non reagire mai alle provocazioni del figlio per timore di danni più gravi».
L'ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell'allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle vittime - emessa dall'Ufficio del Gip del Tribunale di Benevento nei confronti del giovane - è stata eseguita ieri mattina dai carabinieri di Montesarchio, nell'ambito dell'attività investigativa coordinata dalla Procura.