Benevento: «Mani sulla città», chiesta prescrizione per 22 reati

Benevento: «Mani sulla città», chiesta prescrizione per 22 reati
Venerdì 15 Giugno 2018, 10:20
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Prescrizione per ventidue capi d'imputazione. Lo ha chiesto il pubblico ministero Maria Scamarcio ieri nell'udienza del processo denominato «Mani sulla città», che vede imputati ex amministratori, tecnici comunali e imprenditori per una serie di irregolarità nei lavori appaltati a Palazzo Mosti nel periodo che va dal 2007 al 2011. L'elencazione del rappresentante dell'accusa ha fatto riferimento ai capi d'imputazione per cui ritiene essere giunta la prescrizione, spetterà ora al collegio giudicante (presidente Daniela Fallarino, giudici a latere Simonetta Rotili e Francesca Telaro) verificare capo per capo, la reale scadenza del tempo per i singoli reati, e poi attribuire proscioglimenti e modifiche delle varie posizioni processuali ai vari indagati che al momento sono 48, a cui si aggiungono alcune società che avevano eseguito i lavori oggetto anch'esse di contestazione. Il processo vede posizioni differenziate dei vari imputati rispetto ai reati di corruzione, concussione, finalizzata ad avere consensi elettorali, e truffa.

Tra i reati che, a parere dell'accusa, sono finiti in prescrizione vi sono alcune gare riguardanti lavori in centro storico tra cui quelli per il terminal dei bus extraurbani e la pavimentazione di via cittadine. Inoltre decadono alcune contestazioni di truffe e abuso di ufficio.
 

Una richiesta del pubblico ministero molto sintetica, e durata solo pochi minuti, a cui hanno fatto seguito gli interventi dei legali degli imputati che, in alcuni casi, tenuto conto della prescrizione dei reati contestati, hanno anche chiesto che il collegio giudicante proceda per i loro assistiti al dissequestro di alcuni beni che al momento dell'inizio del giudizio sono stati sequestrati. Il collegio giudicante si è riservato di comunicare le sue decisioni in tema di prescrizione nella prossima udienza che è stata fissata per giovedì prossimo.
IL CONSULENTE
Ma i magistrati della sezione penale hanno dovuto affrontare anche il caso di un consulente dell'accusa, l'ingegnere Nicola Russo, che, dovendo essere ascoltato, ha inviato una nota al collegio giudicante in cui chiede di poter comparire davanti ai magistrati dopo il 30 settembre, per poter in questo periodo adempiere ad una serie di impegni professionali in corso presso vari comuni sanniti, e inoltre verificare nei dettagli la relazione dai lui redatta per conto della Procura della Repubblica che risale a ben sei anni fa. Una richiesta non accolta dai giudici che hanno riconfermato la sua testimonianza per la prossima udienza, sostenendo la necessità di abbreviare i tempi per lo svolgimento di questo processo. I magistrati per l'assenza di ieri lo hanno poi multato con una sanzione di duecento euro.
 
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