Incendio distrugge pizzeria, è giallo:
«Mai ricevute minacce estorsive»

Incendio distrugge pizzeria, è giallo: «Mai ricevute minacce estorsive»
di Enzo Napolitano
Sabato 20 Ottobre 2018, 13:00
3 Minuti di Lettura
AIROLA - Rogo e fumo nero ieri mattina nella centralissima piazza Caduti di Nassirya: a bruciare, dieci minuti prima delle 8, la struttura in legno antistante il pub pizzeria «Green Hill». Fiamme che in pochi minuti sono diventate altissime e hanno completamente distrutto il locale, di circa 70 metri quadrati, che il proprietario aveva realizzato su di una superficie pubblica in concessione comunale. Ad accorgersi del principio d'incendio e a dare l'allarme un operaio che stava tinteggiando la parte interna in muratura della pizzeria. Proprio a causa dei lavori in corso, le stanze erano state liberate e parte delle attrezzature a parete, come condizionatori, mobilia e suppellettili, erano state temporaneamente depositate nella struttura poi andata a fuoco.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Bonea, coadiuvati poco più tardi da altri mezzi del comando di Benevento. Alla fine l'area è stata messa in sicurezza, ma c'è voluta più di un'ora per avere ragione delle fiamme, altissime fin dai primi minuti, perché alimentate da materiali sintetici, in plastica e dal legno presenti all'interno della struttura. La colonna di fumo, denso e nero, era visibile da varie zone della città. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando radiomobile di Montesarchio, che hanno subito avviato le indagini. Dalla testimonianza raccolta dall'operaio che stava lavorando alla tinteggiatura, all'interno della pizzeria, l'incendio potrebbe essersi propagato dalla porta di accesso del locale. Ancora presto per appurare se il rogo possa essere di naturale accidentale o dolosa. Al momento gli inquirenti, alla ricerca di elementi utili per le indagini, seguono varie piste e non si esclude, ovviamente, quella dolosa. Difficile quantificare i danni provocati all'esercizio commerciale, considerate anche le attrezzature smontate e depositate, andate a fuoco insieme alla struttura di legno.
 
Se si trattasse di un atto intimidatorio, fa riflettere il fatto che l'incendio sia stato appiccato non di notte, ma di mattina, intorno, quando la piazza, punto di confluenza di più strade del centro, è già frequentata. Il proprietario del «Green Hill», che in queste settimane stava investendo in una ristrutturazione del locale, ha dichiarato di non avere mai ricevuto minacce estorsive. Le fiamme e il fumo nero hanno raggiunto le finestre del secondo piano dell'edificio, dove solo da pochi minuti l'affittuario aveva lasciato l'appartamento.

«Seguo con attenzione dice il sindaco di Airola, Michele Napoletano lo sviluppo delle indagini, per capire se l'episodio abbia una matrice dolosa. Se ciò fosse, anche considerando quanto sta accadendo nei comuni vicini, chiederò la convocazione di un tavolo sulla sicurezza in Prefettura».

Di diverso avviso su quanto accaduto il consigliere comunale di «Io sto con Airola», Antonietta Bernardo, che non manca di puntare il dito sulla mancanza di occhi elettronici funzionanti: «Purtroppo abbiamo un sistema di videosorveglianza, ma ancora non si capisce perché non sia attivo. Se una delle telecamere del Comune posta a pochi metri dal locale ieri mattina avesse funzionato, ora sapremmo già se dietro al gesto c'è un criminale e, magari, lo avremmo identificato e assicurato alla giustizia. Invece sono spente e la città non si sente sicura».
© RIPRODUZIONE RISERVATA