«È il 2024, si parla di intelligenza artificiale, di quali impatti avrà nei rapporti lavorativi e di come si dovrà fare fronte comune a livello europeo per tutelare la democrazia attraverso gli Stati Uniti d’Europa. Si dibatte a livello nazionale di quali saranno gli effetti dell’autonomia differenziata proposta dal ministro Calderoli sul Sud e sui territori più fragili. E in tutto questo il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, sembra sia rimasto negli anni ’70».
A sostenerlo è Stefano Orlacchio dei giovani democritici del Sannio. «Il sindaco - continua - immagina (di nuovo) il famoso Molisannio, questa entità immaginaria che estrae dal cilindro ad ogni scadenza elettorale, consapevole anche lui dell’infattibilità dell’iniziativa e, soprattutto, della inutilità dal punto di vista del mero ritorno economico-politico per la nostra provincia.
«Per far fronte all’emergenza secessionista dei territori più ricchi - sottolinea Orlacchio - è necessario che la politica attivi le sue forze migliori per proporre investimenti in infrastrutture, per colmare le distanze fisiche con gli altri capoluoghi di provincia e con le aree interne della nostra Regione; immaginare un’agricoltura innovativa e che sia efficiente; un sistema turistico che sappia accogliere le persone e valorizzare le nostre ricchezze culturali; una rete di sviluppo industriale per puntare sulla sostenibilità e sul futuro green. Insomma - conclude -, abbiamo necessità di una politica illuminata, che metta al centro della propria agenda gli ultimi, chi è in difficoltà, i giovani e le donne della nostra provincia, che parli di novità e che non si riavvolga continuamente su vecchie proposte prive di qualsivoglia valore aggiunto per tutti».