Cerreto, giallo per le mazzette sui lavori della Torre

Cerreto, giallo per le mazzette sui lavori della Torre
Venerdì 17 Marzo 2017, 08:08
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CERRETO SANNITA - I lavori della torre medioevale di Cerreto Sannita (appalto di circa 800mila euro) sono al centro dell’inchiesta della Dda di Napoli che ha portato ai 66 arresti per mazzette e gare truccate in tutta la Campania. Su questo appalto, secondo gli inquirenti, fatto vincere all’imprenditore Antonio Bretto ritenuto vicino al clan dei Casalesi, l’ex assessore regionale Pasquale Sommese avrebbe preso una mazzetta di 50mila euro. Ora le indagini proseguono per identificare amministratori e funzionari del Comune di Cerreto Sannita che si sarebbero fatti corrompere.
«Pasquale Sommese - scrive il gip nell’ordinanza -, in qualità di assessore regionale pro tempore ai beni culturali della Campania, per il tramite di Antonello Sommese, nipote e suo stretto collaboratore, designava, prima ancora della indizione della gara relativa all’opera denominata restauro della torre civica medievale in Cerreto Sannita, località Cerreto Vecchio, la ditta Bretto Opere Stradali come aggiudicataria dell’incanto. Aggiudicazione poi effettivamente realizzata grazie alla complicità di pubblici ufficiali del Comune di Cerreto Sannita, allo stato non identificati».
Un’operazione corruttiva che avrebbe, secondo i Pm della Dda, prodotto un vantaggio consistente. «Come prezzo per tale attività contraria ai doveri di ufficio del Pasquale Sommese, Antonello e Pasquale Sommese ricevevano da Antonio Bretto la somma di 50mila euro per orientare, in concorso con pubblici ufficiali da identificare, l’aggiudicazione della gara alla Bretto».
 
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