Montesarchio, centro anti-violenza tra ascolto e «riscatto» nel Sannio

De Mizio: «Oramai a Montesarchio il centro è un punto di riferimento»

Un incontro sulla violenza di genere a Montesarchio
Un incontro sulla violenza di genere a Montesarchio
di Maria Tangredi
Sabato 27 Aprile 2024, 00:00 - Ultimo agg. 08:49
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È il luogo dell’alternanza tra l’urgenza dell’ascolto e dell’aiuto individuale e la costruzione di progetti di libertà delle donne incompatibili con ogni forma di violenza. Ma il centro anti-violenza di via Taburno è anche un posto dove rifugiarsi e, soprattutto, raccontare le violenze subìte per ricominciare a ricostruire la propria vita.

Poche stanze e diverse operatrici accolgono le donne vittime di violenze.

Tra loro anche minori e straniere che hanno trovato il coraggio di raccontare e, in qualche caso, di denunciare. Donne che hanno deciso di ricostruire la propria vita lontano dalle violenze, raccontando ma non sempre denunciando, come testimoniano i dati compresi tra gennaio e marzo, con sole 4 denunce. L’età media di coloro che hanno deciso di rivolgersi al centro «Casa delle donne» nei primi tre mesi di quest’anno è 39 anni, mentre i minori accolti sono stati 8. Le donne che hanno deciso di rivolgersi al centro, dove è garantita non solo l’assistenza ma anche l’anonimato, hanno denunciato violenze fisiche, psicologiche e stalking. Appena otto i casi che, nell’ultimo trimestre, riguardano altri tipi di violenze.

«Le donne - sottolinea Antonio De Mizio, assessore alle politiche sociali a Montesarchio - hanno trovato un posto sicuro dove approdare e denunciare le violenze subìte».

Al centro, che afferisce all’Ambito B3, di cui è presidente lo stesso De Mizio, si possono rivolgere appunto le donne dei 14 Comuni che fanno parte dell’Ambito. Stando ai dati emersi lo scorso anno, a perpetrare le violenze sono stati nella maggior parte dei casi i coniugi o partner conviventi ma anche gli ex, pur se in percentuale lievemente inferiore. «Purtroppo - chiarisce l’assessore - quello della violenza e dei femminicidi è un problema che ormai sembra essere diventato quotidiano e più che attuale. Il centro anti-violenza è un punto di riferimento». Attenzione e prevenzione sono le parole d’ordine, che De Mizio ritiene essere alla base del progetto e dell’esistenza del centro, aperto a tutte le vittime di violenza di genere e a chi intende rappresentare un problema familiare.

«Questo centro - conclude - è un vero punto di riferimento ma l’obiettivo è quello di tenere alta la guardia su episodi di violenze che, seppure nascosti, riguardano anche le nostre piccole realtà, dove sembrano impossibili. L’attenzione su questi fenomeni è massima ma è importante anche la prevenzione, per cui chiunque può rivolgersi al centro».

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