Benevento, omicidio Parrella: un perito per i cellulari

Benevento, omicidio Parrella: un perito per i cellulari
Martedì 19 Settembre 2017, 09:11
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BENEVENTO - Designato un perito nell’ambito delle indagini per la morte di Antonio Parrella. La designazione ieri mattina da parte del sostituto procuratore della Repubblica Miriam Lapalorcia. Il perito nominato é Tullio Ambrosino, che dovrà eseguire accertamenti sui telefonini e tablet sequestrati ai sei indagati per favoreggiamento, Corrado Sparandeo 31 anni, Silvio Sparandeo 27 anni, Vincenzo Piscopo 59, Giovanni Piscopo 36, Michele Meoli 26, Gianluca Peluso 26 anni. Si cercheranno eventuali messaggi o foto che possano risultare utili alle indagini che sono condotte dagli agenti della Squadra Mobile diretta da Emanuele Fattori. Il perito ha avuto un termine di trenta giorni per riferire al magistrato. I telefonini e i tablet erano stati sequestrati nel mese di agosto, nel corso di perquisizioni, nelle abitazioni degli indagati. Poi per una richiesta che non ha avuto seguito, avanzata dagli avvocati Nazzareno Fiorenza e Teresa Meccariello, che difendono Giovanni Piscopo, di incidente probatorio, con richiesta di nomina del perito da parte del Gip, si era avuto uno slittamento di questo adempimento. Ieri mattina la nomina si è concretizzata. Da tener presente che tra gli indagati figura anche Umberto Sferruzzi, 28 anni, che era stato arrestato come responsabile della morte di Antonio Parrella di 32 anni, ma che i magistrati del Tribunale del riesame hanno scagionato, annullando l’ordinanza del Gip, ritenendo che vi siano indizi carenti nei confronti dell’indagato. Come è noto queste indagini riguardano la morte di Antonio Parrella che prendeva parte ad una festa di compleanno in un ristorante lo scorso 28 luglio, alla contrada Pino. L’uomo era rimasto ferito in una lite. Antonio Parrella ricoverato presso l’ospedale Rummo, poi successivamente era morto a causa delle numerose ferite riportate in più parti del corpo, come accertato dall’autopsia. Le indagini della Squadra Mobile, basate su testimonianze e immagini provenienti dalle telecamere, avevano portato all’incriminazione di Sferruzzi. Il Tribunale del riesame, scarcerando Sferruzzi, aveva accolto la tesi del difensore Antonio Leone. I familiari di Parrella sono assistiti dagli avvocati: Grazia Luongo e Angelo Leone .
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