Movida, divieti ignorati: musica alta e caos oltre la mezzanotte

I residenti lamentano gli scarsi controlli e i rischi per la sicurezzza

I controlli dei vigili urbani
I controlli dei vigili urbani
di Giuseppe Di Martino
Lunedì 3 Luglio 2023, 09:28
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Movida a Benevento. Tra il rispetto dell'ordinanza sindacale, dentro e fuori i locali, e un maggior controllo dovuto dopo l'aggressione subita da una ragazza proprietaria di un baretto all'interno della buffer zone, i residenti del centro storico tornano ad alzare la voce, chiedendo ulteriori accertamenti alle forze dell'ordine e alle istituzioni.

Anche in questo fine settimana, infatti, i locali dei vicoli del centro storico del capoluogo sannita sono stati presi d'assalto da molti avventori. Ma in pochi hanno rispettato l'ordinanza sindacale firmata da Mastella che stabilisce i limiti delle emissioni sonore in ogni comparto cittadino e che anticipa a mezzanotte l'orario oltre il quale non sono consentite emissioni sonore esterne. Insomma, dopo appena poche settimane di tregua tra gli esercenti commerciali e i residenti, si ritorna al passato, con musica alta fino a tarda notte.

Ricordiamo, inoltre, che il nuovo assetto normativo comunale fissa il limite massimo di 40 decibel in centro storico («aree particolarmente protette») nella fascia serale dalle 20 alle 24, con innalzamento a 45 decibel in quelle «prevalentemente residenziali», fino ai 70 decibel delle «aree industriali».

Per i trasgressori sono previste sanzioni fino a 5mila euro, e la chiusura del locale in caso di recidiva. La priorità è quella di aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini con una maggiore presenza sul territorio. Risultato che l'amministrazione comunale di Benevento prevede di conseguire rinforzando le pattuglie di polizia municipale, elevandole da 2 a 6, in servizio fino alle 2 anziché fino alla mezzanotte, a partire dal prossimo fine settimana.

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«Purtroppo spiega il presidente del comitato di quartiere Centro storico, Luigi Marino - proprio in questo fine settimana abbiamo ricevuto delle segnalazioni per la zona di piazza Arechi II con le quali alcuni residenti ci dicevano che a tarda notte vi era ancora la musica alta. Questo non va assolutamente bene perché chiaramente se un locale fa musica fino a tarda notte danneggia non solo noi residenti ma anche gli altri locali che rispettano l'ordinanza, arrivando quindi ad un'assurdità che è quella che chi rispetta le regole ha anche un danno economico». Oltre al problema delle emissioni sonore, anche l'annosa criticità del traffico nei vicoli del centro. Una situazione non più tollerabile soprattutto per i mezzi di soccorso che si trovano a dover passare in vicoli che non dovrebbero essere trafficati, come invece accaduto ad un'ambulanza che è rimasta bloccata in via Bartolomeo Camerario, adiacente alla popolatissima piazza Piano di Corte, a causa di auto in sosta, laddove non è consentita.

Solo dopo svariati minuti il mezzo di soccorso è riuscito a passare. «Nelle emergenze, ogni secondo, può significare una maggiore o minore chance di sopravvivenza. sottolinea Marino - Quell'ambulanza doveva arrivare a prestare soccorso a qualcuno che contava ogni secondo tra la chiamata e l'arrivo dei sanitari. Noi abbiamo chiesto a gran voce l'attivazione dei varchi di accesso e il controllo dei permessi di sosta, perché è oggettivo che un'ambulanza può avere delle difficoltà. Il Comune deve garantire i cittadini. È inutile piangere dopo, ci sono delle responsabilità chiare in questo senso». Infine il dissesto della strade. «Il basolato di piazzetta Verdi conclude Marino versa in uno stato disastroso. Infatti, molti basoli, non sono più stabili e risultano essere sopraelevati. La condizione del dissestato piano stradale rappresenta un concreto pericolo per le persone che transitano nei vicoli a piedi».
 

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