Benevento: Amts al capolinea, bus ai privati

Benevento: Amts al capolinea, bus ai privati
Mercoledì 15 Febbraio 2017, 08:08
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BENEVENTO - L’ultima corsa è stata quella delle 20,50 da Capodimonte al Rione Libertà. L’autobus numero 12 è rientrato, come al solito, intorno alle 21,30 chiudendo l’era Amts: la gestione del trasporto pubblico sul territorio di Benevento è tornata nelle mani dei privati. Per qualche giorno, comunque, la scritta dell’Azienda partecipata del Comune campeggerà ancora sugli autobus, ma il grafico della Trotta Bus Service è già in città, prenderà le misure su tutti i mezzi, poi la stampa delle pellicole e l’applicazione. «Spero che entro fine settimana inizieremo a vedere i primi autobus personalizzati», dice l’amministratore delegato Mauro Trotta.



Il «Servizio Autobus Urbani della città di Benevento» è attivo dal 1950, partì in gestione privata con la «Ventura Srl» fino al 1963 e, poi, con la «Agita Spa» fino al giugno 1964, data in cui il servizio viene rilevato dal Comune di Benevento. Dalla mezzanotte, dopo 53 anni di gestione comunale (dal 1964 al 1989 in economia diretta e, dal 1’ gennaio ’90, tramite l’A.M.T.U., Azienda Municipalizzata Trasporti Urbani, che il 23 dicembre 2002 subisce un’ulteriore trasformazione in AMTS, Azienda Mobilità Trasporti Sannio) a curare la mobilità dei mezzi pubblici e la gestione dei parcheggi (circa 2.000 posti auto, dei quali 517 nel megaparcheggio di via del Pomerio), nonché il trasporto scolastico, provvederà la Trotta Bus Service di Roma, unica ditta a partecipare alla relativa gara d’appalto. Nella tarda serata di ieri si è consumato l’ultimo atto, il passaggio di consegne al nuovo gestore, un trasferimento di beni in alcuni casi diretto, dai curatori alla Trotta per 16 autobus perché in usufrutto dall’EAV, mentre per il resto del patrimonio è stata necessaria una doppia consegna, dalla curatela al dirigente del Patrimonio Enzo Catalano e, poi, da questi alla Trotta: 19 autobus di proprietà AMTS per il trasporto pubblico, 8 scuolabus, la sede di Santa Colomba, il megaparcheggio ed i posti auto su strisce blu per circa 2.000 stalli.


Resta, invece, nelle mani dei curatori Stefano Ambrosini, Paolo Palummo e Giuseppe Bosco il parcheggio di Porta Rufina, di cui il Comune ha il titolo di proprietà ma non il possesso, essendo in convenzione con un’ATI della quale faceva parte pure l’AMTS. Pertanto, da oggi, la struttura resta chiusa, riaprirà dopo l’espletamento di una gara per l’affidamento che la curatela indirà a stretto giro.
 
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