Stazione Hirpinia, espropri
per l'alimentazione elettrica

Stazione Hirpinia, espropri per l'alimentazione elettrica
di Nicola Diluiso
Domenica 9 Dicembre 2018, 15:00
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Quattromila metri quadrati per un valore di 187mila euro. Sono i dati cardine che caratterizzano le procedure espropriative che Rfi ha attuato nei terreni Asi di Valle Ufita.

Dopo i canonici trenta giorni dall'avvio dell'istruttoria, nessuno ha formulato opposizione, rispetto ai valori indicati per la stima dei beni. L'Asi ha effettuato la presa d'atto, essendo l'opera in questione, un'opera di pubblica utilità. E così la strada che conduce alla presa di possesso dei terreni sui quali graviterà una parte del progetto dell'Alta Capacità Napoli-Bari appare spianata. Angelo Lanza, sindaco di Flumeri, nonché componente del comitato direttivo del Consorzio per l'Area di sviluppo industriale presieduto da Vincenzo Sirignano, spiega: «In queste procedure, nel momento in cui viene approvato il progetto definitivo, la società espropriante deposita le somme, inviando le necessarie comunicazioni per la presa in possesso dei beni. Rispetto a questo, noi abbiamo dato l'assenso a quanto proposto». Le perizie di parte, evidentemente, hanno soddisfatto in pieno coloro i quali sono in procinto di cedere i terreni. Come dire, è stata confacente la proposta rispetto alle attese. Anzi, secondo Lanza «è stata più che congrua». In questi casi gli espropri riguardano un qualcosa che è già stato deliberato nel progetto definitivo. Dunque, scrutando i dati tecnici del redatto, emerge che l'intervento in Valle Ufita riguarda, nella sostanza, il raccordo tra la nascitura Stazione Hirpinia, individuata in località Santa Sofia, e la sottostazione elettrica adiacente a quella Terna, nel comune di Flumeri. Un collegamento tecnico necessario per energizzare l'Hub irpino.
 
«In questa maniera racconta Lanza una volta connesse alla rete elettrica, le condotte usciranno nell'angolo del perimetro tra lo stabilimento Iia e Pasta Baronia per essere dirette verso la zona dove sarà realizzata la Stazione». A questo punto, improbabile per il futuro registrare altri espropri in ambito Asi. L'idea di realizzare una bretella di collegamento ferroviario a servizio della logistica - tra il terminal di Santa Sofia ed il vicino nucleo industriale di Flumeri, è superata. Difficile finanziare 60/70 milioni di euro per la logistica, quando con molto denaro in meno le stesse funzioni potranno essere localizzate proprio nelle strette adiacenze della Stazione, potendo far leva sui fondi derivati dall'Apq Stato-Regione-Rfi. Intanto, sulle ragioni delle mancate opposizioni alle procedure di valutazione espropriativa, il rappresentante dell'Asi, Lanza, aggiunge: «Ci risulta che neppure i privati, i cui immobili sono oggetto di espropri, abbiano reso opposizione a Rfi, segno evidente che nei cittadini, così come negli enti territoriali, è radicato il concetto, oltre che la convinzione, di quanto possa essere importante per le nostre zone interne, l'attuazione del progetto Alta capacità».

Del resto tutti i sindaci irpini - e non solo - chiamati in sede di Conferenza dei servizi a Roma, per esprimersi sul progetto successivamente approvato, hanno cercato di contribuire a rendere più armonico l'intervento in Irpinia. «Come amministrazione comunale ricorda Lanza , dopo la convocazione nell'autunno 2017 a Roma, abbiamo deliberato a favore del progetto, ma con due richieste specifiche: l'interramento della rete di collegamento elettrica, e la possibilità di realizzare in località Tre Torri di Flumeri un casello autostradale. Come dire, avvicinare la strada ferrata all'autostrada è molto meno dispendioso farlo con un nuovo casello, piuttosto che con nuove strade che conducono al passaggio di Grottaminarda».
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