Sibilia, strategia per il dopo Tavecchio

Sibilia, strategia per il dopo Tavecchio
Martedì 21 Novembre 2017, 12:44 - Ultimo agg. 14:58
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Cosimo Sibilia essenziale nella caduta di Tavecchio. Tavecchio sperava di avere ancora i numeri dalla sua, ma poi si è reso conto che la Lega Dilettanti (guidata da Sibilia)  si era sfilata e che l'unica strada era quella delle dimissioni. E ora la  strategia per il dopo Tavecchio è tutta da costruire. Ieri sera Sibilia, intervenuto all’assemblea provinciale delle società dilettantistiche di Napoli e provincia, ha spiegato: «Già dopo la partita di Milano ho parlato con il presidente Tavecchio. Avremmo continuato a sostenerlo a patto che su di lui convergessero i voti della maggioranza in Consiglio federale. La nostra posizione non poteva essere più quella del sostegno incondizionato a Tavecchio». Ieri De Laurentiis, in Figc per la nomina dell’ad della Lega, ha spiegato: «La serie A è come la Confindustria del calcio e deve relazionarsi con la Uefa e la Eca, non certo con la Federcalcio. Chi alla guida della Figc? I burocrati hanno stancato, meglio un manager. Malagò ha commissariato tutti noi. Carraro commissario? Sì, potrebbe cambiare la Federazione, perché ha grande esperienza».
Quanto alla posizione preventiva della Lega Dilettanti sulle dimissioni di Tavecchio, Sibilia ha
sottolineato come «il presidente abbia letto una dichiarazione e si è dimesso, il resto non conta. Quando siamo arrivati aveva già deciso. Posso solo dire che quando noi abbiamo partecipato
al tavolo con le componenti abbiamo detto con chiarezza che serviva una maggioranza ampia per poter fare le riforme. Se questa maggioranza non c'è non possiamo andare avanti», ha
concluso Sibilia lasciando la sede della Figc.
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