Senerchia, americano trova
un cadavere nel bosco

Senerchia, americano trova un cadavere nel bosco
di Paola De Stasio
Lunedì 29 Maggio 2017, 11:31
2 Minuti di Lettura
Una storia incredibile. Un americano a Senerchia va alla ricerca dei resti dell’aereo militare Usa caduto sulle pendici del monte Polvercchio nel dicembre del 1943, e trova il cadavere di Antonio Rocco, il 67enne di Battipaglia scomparso dal 9 luglio dello scorso anno in quei boschi impervi. L’uomo sembrava sparito nel nulla in quegli anfratti inestricabili. Lo avevano cercato per giorni e giorni elicotteri, carabinieri, speleologi, alpinisti, caschi rossi super specializzati, volontari, i cacciatori di Senerchia che sanno districarsi in quei boschi, unità cinofile.
Lo avevano cercato senza sosta in crepacci, valloni, anfratti. Solo una telefonata prima di sparire del tutto: «Mi siedo qui e aspetto, ho il cellulare scarico», aveva detto a uno dei suoi amici. L’ultimo contatto. Avevano utilizzato finanche una telecamera capace di individuare fonti di calore, per cercare di risalire all’uomo.
IL nulla, il mistero, fino ad ieri, fino a quando un escursionista americano 40enne ha visto il cadavere in avanzato stato di composizione in un crepaccio. Probabilmente in una zona che non era stata perlustrata, ritenuta lontana dal punto in cui Antonio Rocco si era smarrito mentre cercava funghi. Fino alla tarda serata di ieri il cadavere ancora non era stato trasportato a valle. Ma cosa ha condotto lassù l’escursionista americano? Non solo la curiosità per l’incidente aereo del ’43, ma un legame di sangue. Su quell’aereo militare che trasportava la posta per le truppe c’era un suo parente. Lungo l’impervio tragitto ha scoperto il cadavere di Antonio Rocco di Olevano sul Tusciano, residente a Battipaglia. Ora la famiglia dopo tanti mesi di angoscia, potrà dare degna sepoltura al proprio congiunto. «Finalmente questo mistero è stato risolto – commenta il sindaco di Senerchia Beniamino Grillo - soprattutto per la famiglia Rocco,
© RIPRODUZIONE RISERVATA