Frigento: bus non adatto al disabile, i compagni non partono. Il preside: «Riorganizzeremo la gita scolastica»

Il bus non era adatto per i disabili

Il liceo di Frigento dove gli studenti non hanno voluto fare la gita il compagno disabile
Il liceo di Frigento dove gli studenti non hanno voluto fare la gita il compagno disabile
di Nicola Diluiso
Domenica 26 Marzo 2023, 10:29
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Rinunciano alla gita scolastica perché un compagno di classe, diversamente abile, è impossibilitato a salire sul pullman sprovvisto di pedana e sulla nave priva di una cabina idonea. Le barriere ancora creano divari, purtroppo. Ma resistono altri sani principi. Grande atto di solidarietà, inclusione e senso civico quello attuato dai ragazzi delle classi quinte del liceo di Frigento, in provincia di Avellino.

«A Barcellona andiamo tutti o nessuno. Non accettiamo esclusioni»: è il messaggio più forte che emerge dallo sciopero organizzato dinanzi l'istituto superiore di Grottaminarda, cui il plesso di Frigento è annesso. Il caso specifico ha riguardato la classe quinta del liceo scienze umane di Frigento, insieme alla quinta del linguistico. L'autenticità del gesto è avvalorata anche dalla rinuncia ad un viaggio d'istruzione, prima della maturità, che per gli studenti rappresenta un grande momento formativo, oltre che un'opportunità culturale, sociale e relazionale. «Sono rimasto molto scosso dichiara Carlo Ranaldo, il 18enne disabile nel riscoprire che nel 2023 esistano ancora certe limitazioni. Dopo anni di lockdown tutti aspettavamo con trepidazione questo viaggio, poi l'amarezza».

Ma nel gesto dei suoi amici un raggio di sole: «Nei loro confronti provo tanta soddisfazione: li apprezzo, moltissimo». Ed alle istituzioni un appello: «Dobbiamo essere trattati come persone bisognose di aiuto, e non di compassione». Da qui lo sprone a guardare avanti con slancio: «Questa circostanza rappresenta comunque uno stimolo ad impegnarmi nello studio. Vorrò diventare un politico anche per la difesa dei diritti dei cittadini del Meridione», svela il 18enne.


Ragazzi e docenti, circa una sessantina, sarebbero dovuti partire a fine aprile - alla volta di Barcellona, imbarcandosi a Civitavecchia. Andrea Di Paola, uno dei 19 compagni di classe di Carlo, racconta: «Appena ci è stato comunicato verbalmente il vincolo siamo rimasti male e molto delusi.

Poi, però, la coesione ha facilitato la nostra scelta. Per noi la solidarietà non ha bisogno di un attestato. Il nostro è un gesto silenzioso, ma fatto con il cuore».

Sul caso è intervenuta anche la ministra del turismo Daniela Santanchè: «Non posso che plaudire il comportamento di una classe che rinuncia ad una gita per solidarizzare con chi non sarebbe potuto partire, ma è inaccettabile che nel 2023 accadano queste cose. Un episodio che una Nazione come l'Italia non può e non deve permettersi». Per la componente del governo Meloni è un problema di cultura, ma anche di investimenti. Santanché, annunciando la centralità del turismo accessibile nella programmazione dei prossimi mesi, aggiunge: «Dobbiamo investire di più per garantire piena accessibilità dei servizi e massima qualità per tutti. È, infatti, questo l'obiettivo del Fondo di accessibilità dell'offerta turistica, che stanzia 18 milioni complessivi per finanziarie le spese sostenute dalle imprese turistiche nell'ambito delle certificazioni relative all'accessibilità della proposta turistica per persone con disabilità. Inoltre, - conclude - abbiamo già avviato una collaborazione proficua con il ministro Locatelli e alcune associazioni di categoria che ho incontrato in settimana».

Intanto oggi è sbocciato un fiore, frutto di un seme sano. Il dirigente scolastico Attilio Lieto è al fianco degli alunni: «Sono fiero dei miei ragazzi: ci metteremo subito al lavoro per riorganizzare la gita. Che, naturalmente, faremo tutti insieme. Non posso che fare loro un plauso: hanno incarnato la mission del nostro istituto. Ritengo che l'inclusività abbia un valore fondamentale che dobbiamo trasmettere alle future generazioni».

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