Avellino, patto De Luca-De Mita:
Vignola candidato alla Provincia

Avellino, patto De Luca-De Mita: Vignola candidato alla Provincia
di Edoardo Sirignano
Giovedì 11 Ottobre 2018, 12:00
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Un nuovo «patto di Marano». Michele Vignola oggi dovrebbe candidarsi alla presidenza della Provincia per il centrosinistra. Dopo una giornata di riunioni e di incontri-scontri, via Tagliamento avrebbe ritrovato l'unità sul sindaco di Solofra.

La decisione, però, avrebbe creato più di qualche semplice malumore in casa dem. Dopo Stefano Farina, primo cittadino di Teora, Beniamino Palmieri, fascia tricolore di Montemarano e poi Ernesto Urciuoli, sindaco di Aielo del Sabato, si ritirano dalla contesa per evitare una spaccatura insanabile che già in partenza avrebbe ridotto le chance dei democratici di vincere le elezioni. Ma la decisione attuale rischia di spacchettare ulteriomente il partito. Il nome di Vignola, infatti, non sarebbe stato gradito da tutto il fronte dei «ribelli alla segreteria provinciale» e in modo particolare da qualche fedelissimo al deputato Umberto Del Basso De Caro e dell'ex deputato Luigi Famigleitti che avrebbero avuto da ridire su una decisione troppo accondiscendente nei confronti degli alleati, frutto di un accordo tra il governatore Vincenzo Enzo De Luca e l'ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita.
 
Il profilo del primo cittadino di Solofra, quindi, sarebbe stato indicato proprio dall'ex premier, che tramite il segretario dei popolari Giuseppe Del Giudice, avrebbe condotto la partita verso la direzione preferita, facendosi forte del sostegno di Palazzo Santa Lucia: «Ritenevamo fondamentale - dice Del Giudice - avere un' espressione di un centro più grande. E' una scelta sensata far guidare Palazzo Caracciolo a un amministratore che rappresenta il fulcro di uno dei poli produttivi più importanti dell'entroterra appenninico».

Una decisione che sarebbe stato condivisa pure dagli organi interni del Pd e dagli altri alleati, tra cui i socialisti di Edmondo Marra, che hanno preso parte a tutti i passaggi preliminari prima del vertice definitivo. Soddisfatti per l'esito delle trattative, quindi, sarebbero il presidente del Consiglio regionale Rosetta D'Amelio, Gianluca Festa e soprattutto il segretario provinciale Giuseppe Di Guglielmo, che sin dal primo momento aveva immaginato un nome lontano dai ribelli: «Abbiamo portato avanti un discorso lineare. Al primo posto abbiamo messo sempre i contenuti e le reali intenzione di chi voleva contribuire al cambiamento tramite la riproposizione di quello schema di centrosinistra che ci ha permesso di vincere le ultime regionali».

Non si esclude, però, che fino alle ultimissime ore prima della consegna delle liste, che si terrà a Palazzo Caracciolo alle ore 12 possano esserci ulteriori colpi di scena. Il vero dubbio riguarda le eventuali scelte dei democrat non favorevoli a Vignola.
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