I cinque indagati, secondo la ricostruzione degli investigatori, dopo aver ingaggiato anche un investigatore privato per rintracciarlo e setacciato numerosi alberghi della provincia di Avellino, erano quasi arrivati all'ultimo nascondiglio, dopo aver minacciato gravi ritorsioni nei confronti di amici e parenti, arrivando anche a farsi rivelare la password del profilo facebook del fuggitivo per localizzarlo.
Mentre stava scattando il piano per sequestrarlo, un commando era già pronto ad agire a Roma, è scattata l'operazione «Revenge» alla quale hanno preso parte 50 carabinieri, unità cinofile e un elicottero del Nucleo di Pontecagnano, nel corso della quale sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari in casa degli indagati e di potenziali fiancheggiatori.