Ospedale di Solofra,
il 118 trasloca in un vicolo

Ospedale di Solofra, il 118 trasloca in un vicolo
di Pietro Montone
Domenica 16 Settembre 2018, 16:00
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SOLOFRA - Un comprensorio in subbuglio per lo spostamento del servizio di Emergenza del 118 dall'attuale sede dell'ospedale, a pochi metri dal raccordo autostradale, alla vecchia struttura ospedaliera in pieno centro. Cittadini, amministratori, ma anche lo stesso personale del 118, non nascondono la preoccupazione per un trasloco che potrebbe rilevarsi un boomerang rispetto al servizio reso fin qui alle comunità di Solofra, Serino e Montoro.

Lo spostamento della sede del 118 si è reso necessario a seguito del decreto commissariale 29 del 19 aprile 2018, firmato da Vincenzo De Luca, che ha disposto l'annessione all'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino del «Landolfi» di Solofra. Dal prossimo primo ottobre, in pratica, l'Asl non è più proprietaria dello stabile. Di qui il trasloco del personale dell'Emergenza, che è in forza proprio all'Asl, nell'ex presidio «Landolfi».

Ma la sede non convince nessuno e per una serie di ragioni molto fondate. Su tutte quella che per raggiungere il raccordo autostradale, e quindi tutti i comuni di competenza, i tempi si allungheranno di svariati minuti. Tempi che potrebbero essere fatali per un infartuato o per chi è coinvolto in un grave incidente stradale, per fare qualche esempio. Si aggiunga che via San Giacomo, strada che le ambulanze saranno costrette ad attraversare, è molto stretta; la viabilità della parte alta della città non è semplice da percorrere soprattutto con pioggia e neve; vi è anche il mercato settimanale da bay passare; non vi sono parcheggi a ridosso del vecchio Landolfi e diventa comprensibile lo sconcerto di cittadini ed amministratori locali.

«Oggettivamente - spiega per tutti il sindaco di Solofra Michele Vignola - è una scelta che ci pare quantomeno illogica. Al cittadino che interessa se il 118 è allocato nelle stanze dell'Asl o dell'Azienda ospedaliera? Al cittadino interessa che il servizio di emergenza medica sia reso in modo eccellente come è sempre stato da parte dell'Asl. La scelta di spostarlo nell'edificio nel vecchio Landolfi non ci convince e lo abbiamo detto non appena appresa la notizia. Purtroppo, aggiungo, non direttamente. Eppure il Comune di Solofra andava coinvolto. Fosse pure per un elementare garbo istituzionale. Basti pensare ai problemi di viabilità e parcheggio da risolvere a seguito di questa decisione assunta. Alla fine abbiamo messo per iscritto tutto in una lettera indirizzata all'Asl. Mercoledì, finalmente, avrò il piacere di incontrare il direttore generale Morgante, alla quale esporrò, in sede ufficiale, i dubbi di tutti. I cittadini sono giustamente preoccupati e non si spiegano perché, se trasloco vi doveva essere per forza, non è stato fatto sfruttando qualche locale dell'hospice, che pure è una struttura di proprietà dell'Asl. Verrebbe da pensare che per qualcuno la fusione tra il nostro ospedale e quello di Avellino è una sconfitta e non una decisione con ricadute positive su tutta la comunità Irpinia». Il primo cittadino di Solofra non manca di sottolineare i suoi dubbi ulteriori sulla scelta di spostare il 118 nel vecchio edificio del Landolfi.

«Come tutti hanno già constatato, non è una scelta funzionale anche per il tipo di edificio. Attraversare tutta Solofra per raggiungere Montoro e Serino comporterà non pochi problemi al personale in servizio. E a chi parla di commistione tra proprietà, ricordo che il Landolfi continuerà ad ospitare servizi che sono in carica all'Asl come quello psichiatrico».
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