Nel piano del Pnrr la nuova «Dante», cantiere a settembre per salvare i fondi

Il progetto: un campus scolastico con tanto di palestra, spazi all'aperto con panchine e giostrine e parcheggi

La scuola Dante
La scuola Dante
Giovedì 20 Luglio 2023, 09:27 - Ultimo agg. 16:30
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Un campus scolastico con tanto di palestra, spazi all'aperto con panchine e giostrine e parcheggi a servizio di insegnanti e famiglie. Affidati i lavori per la costruzione della nuova Dante Alighieri di via Piave. L'intervento, nonostante la sua anzianità progettuale risalga agli anni della giunta guidata da Paolo Foti, è stato inserito tra i progetti da finanziare con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

I lavori dovrebbero iniziare a settembre e terminare, pena la perdita dei finanziamenti, entro la fine del 2026. Una scadenza che, salvo intoppi, dovrebbe essere facilmente rispettata considerando che il cronoprogramma dell'intervento prevede ventiquattro mesi di lavoro.

L'appalto è stato affidato all'associazione temporanea di imprese di Scafati «UnyonDi Gi. Lavori srl», che ha presentato un ribasso del 15,87% sull'importo base di oltre 17 milioni.

Secondo l'ambizioso progetto redatto dallo studio di architettura fiorentino Rossi Prodi, vincitore del bando per la progettazione del campus, l'attuale edificio sarà abbattuto per far posto ad una scuola all'avanguardia, con ambienti fruibili all'interno e all'esterno. Su un'area di oltre 15mila metri quadrati, è prevista la realizzazione di complessi di edilizia ad energia quasi zero e di un nuovo corpo destinato alla palestra e ad attività a carattere didattico. 

Nel nuovo campus di via Piave troveranno posto la scuola secondaria, primaria, dell'infanzia, la palestra, un parcheggio. Inoltre, così come da impegni dell'amministrazione, all'interno della nuova "Dante Alighieri", in un'ottica di razionalizzazione della rete scolastica, troveranno posto anche gli alunni della scuola dell'infanzia "Gianni Rodari" che, in seguito al trasferimento, praticamente dall'altro lato della strada, sarà dismessa definitivamente. Nelle aree esterne, che saranno oggetto di un secondo lotto da finanziare distintamente da quello principale, è prevista la realizzazione di aiuole, panchine, aree a verde con tanto di giostrine per gli alunni più piccoli. Un progetto nato nell'ormai lontano 2016, che ha subito diverse rimodulazioni tecniche, su richiesta della Regione Campania che ogni tre anni rivede e aggiorna il piano dell'edilizia scolastica, un concorso di idee per la progettazione, infine una lunga conferenza dei servizi per il via libera definitivo ed un'accurata valutazione della documentazione presentata dalle imprese in gara da parte della commissione esaminatrice prima di procedere all'aggiudicazione definitiva di un appalto da ben 17 milioni di euro. Ad attendere con ansia l'inizio dei lavori, sono anche i residenti di via Piave. Arteria centrale e strategica della città che vedeva, anche grazie alla presenza della storica scuola frequentata da tantissimi bambini e ragazzi, un indotto economico importante che poi, a causa della chiusura, ha subito inevitabilmente danni. 

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Ma, soprattutto, rivedere bambini e ragazzini varcare il cancello significherà porre fine allo stato di degrado in cui era ridotto il plesso abbandonato da quando, nel 2012, fu dichiarato inagibile. Con il passare del tempo e l'inerzia amministrativa e burocratica, la storica Dante Alighieri si era trasformata in un buco nero al centro città in cui chiunque, vandali, tossici, ragazzini autori di stupide bravate, senzatetto, poteva entrarci e fare di tutto. Sono decine gli episodi di cronaca registrati all'interno della scuola. Alcuni, solo per un caso fortuito, non si sono trasformati in tragedia. L'ultimo, in ordine di tempo, il rogo appiccato nella notte di Ferragosto dello scorso anno.

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