Muore il 17enne in coma,
​c'è un indagato: è un suo amico

Muore il 17enne in coma, c'è un indagato: è un suo amico
di Pietro Montone
Venerdì 26 Gennaio 2018, 11:19
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Montoro. Per la morte di Arturo Grazioso, c'è un indagato. Il diciassettenne che a seguito di un malore era finito in coma, è morto ieri. Aveva accusato il malore mentre era a casa di un amico, un ucraino di 26 anni ora indagato. Era ricoverato dallo scorso 18 gennaio presso il reparto di rianimazione dell'ospedale Moscati di Avellino. Non si era più ripreso dal coma in cui era caduto. Si trovava a casa dell'amico straniero a Preturo di Montoro. Il fascicolo aperto dalla Procura ipotizza la morte in conseguenza di altro reato e la cessione di stupefacente. Oggi sarà affidato l'incarico ai periti per gli atti irripetibili, in sostanza l'autopsia sul corpo del giovane. Si comprenderà così la causa della morte del giovane, uno spinello e un cocktail di alcolici, oppure l'assunzione di farmaci o un malore causato da una patologia.

La vicenda di Arturo è dolorosa, il ragazzo di origine straniera era stato adottato da una famiglia di Mercato San Severino. Aveva frequentazioni border line e i familiari adottivi si adoperavano per evitare che incorresse in una spirale in cui sarebbe potuto cadere.

Poi l'incontro con l'ucraino della sua abitazione di Montoro dove ci sarebbe stato il passaggio di stupefacenti, oppure l'assunzione di sostanze. I carabinieri della compagnia di Baiano, comandati dl tenente Gianluca Candura, già dalle ore successive al malore e al ricovero del giovane, avevano effettuato la perquisizione nell'abitazione di Montoro. Qui erano stati trovati dei flaconi di metadone. C'è anche una serie di comunicazioni video e whatsapp all'esame degli inquirenti.

In particolare un filmato partito dal cellulare dell'ucraino (difeso dall'avvocato Giovanna Perna) che potrebbe aver filmato il giovane assopito nel coma. Un video in cui avrebbe chiesto ad altri suoi conoscenti se il giovane in quelle condizioni era in pericolo.

 

Ora sulla morte del giovane si tenta di far luce. Si comincerà con gli esami autoptici. Il diciassettenne venne soccorso dai medici del 118 e dai carabinieri della stazione di Preturo, ex Montoro Inferiore, allertati da una telefonata in cui si chiedeva immediato aiuto. Senza il pronto intervento dei sanitari sarebbe morto nella stanza che lo ospitava dalla notte precedente. Quando medici ed infermieri, e gli uomini della Compagnia di Baiano, sono arrivati nella stanza, infatti, il ragazzo era disteso nel letto e non dava più segni di coscienza. Grazie alle ripetute manovre di rianimazione il dramma venne evitato. Grazioso. Era ospite dell'amico per la notte e quando quest'ultimo è andato a svegliarlo era cianotico e non dava segni di coscienza. I medici constatarono che il diciassettenne era in arresto cardiocircolatorio. Rimesso in funzione il cuore che riprendeva a battere, il giovane fu trasportato d'urgenza presso la città ospedaliera di Avellino. Da quel giorno le sue condizioni sono state sempre gravi. I medici della città ospedaliera hanno tentato di tutto per strapparlo alla morte. Tentativi finiti ieri mattina quando il suo giovane cuore ha deciso di fermarsi definitivamente. L'ucraino aveva raccontato che si era accordato con l'amico per trascorrere insieme la notte.
La mattina successiva, quando si è recato nella stanza per svegliarlo, si è reso conto che non rispondeva ai suoi ripetuti richiami.
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