Avellino: «Giustizia per Roberto Bembo», striscioni contro le scarcerazioni

A Mercogliano e davanti al tribunale di Avellino

Gli striscioni affissi ad Avellino
Gli striscioni affissi ad Avellino
di Renato Spiniello
Domenica 30 Luglio 2023, 09:54 - Ultimo agg. 15:31
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A Mercogliano e davanti al tribunale di Avellino sono apparsi, la scorsa notte, diversi striscioni che chiedono giustizia per Roberto Bembo, il 21enne accoltellato nel parcheggio di un bar all'alba di Capodanno. Nelle ultime ore, la notizia che i due presunti assassini Nico Iannuzzi e Luca Sciarrillo avevano lasciato le rispettive carceri di Poggioreale e Salerno, in quanto sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ha lasciato attonita la comunità alla falde del Partenio.

«Non c'è, tuttavia, alcuna possibilità che lo scontento degli amici del ragazzo ucciso possa degenerare in altre azioni oltre all'affissione degli striscioni» assicura il primo cittadino mercoglianese Vittorio D'Alessio, che ieri ha incontrato gli autori del gesto di disapprovazione. «I ragazzi hanno colto il mio suggerimento di mantenersi tranquilli e di avere fiducia nella magistratura inquirente e giudicante», garantisce il sindaco.

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«Ho anche suggerito loro di organizzare una manifestazione pacifica come una fiaccolata per far capire alla magistratura che un omicidio così efferato non deve passare inosservato né tantomeno impunto. Dal mio punto di vista resto fiducioso nella giustizia e ricordo che il processo, nel quale ci costituiremo parte lesa, dovrà ancora celebrarsi». «Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere» recitava uno degli striscioni apparsi a Mercogliano e poi rimosso ieri mattina. L'invito anche da parte di don Vitaliano Della Sala è tuttavia alla calma: «Comprendo il malcontento, ma non si deve andare oltre le parole», suggerisce il parroco di Mercogliano. «Ho anche io immediatamente preso contatto con gli autori del gesto e mi hanno assicurato che non si passerà oltre quei messaggi.

Dobbiamo confidare tutti nella magistratura e nella giustizia». 

 

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