Avellino, il sindaco Festa si dimette: «Pronto a spiegare tutto»

Sponsorizzazioni alla società sportiva irpina Delfes in cambio di appalti pubblici

Il sindaco Gianluca abbraccia il consigliere Diego Guerriero
Il sindaco Gianluca abbraccia il consigliere Diego Guerriero
Gianni Coluccidi Gianni Colucci
Martedì 26 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 16:59
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Si dimette il sindaco di Avellino Gianluca Festa. Stamane protocollerà la sua decisione, formalizzandola. Ieri sera il suo legale di fiducia, l'avvocato Luigi Petrillo, ha annunciato la decisione del primo cittadino. Il difensore di Festa spiega che «ha condiviso con il suo assistito l'opportunità di rassegnare le dimissioni da sindaco della città». E aggiunge che Festa, «reso edotto delle contestazioni a suo carico per come desumibili dagli atti depositati al Tribunale del Riesame, ha conferito espresso mandato al suo difensore, di rappresentare al pubblico ministero la sua incondizionata disponibilità a essere ascoltato quanto prima dagli inquirenti, onde esaustivamente chiarire la sua posizione».

A Festa e ad altre sei persone la Procura di Avellino contesta i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d'asta, falso in atto pubblico, emissione di false fatture per operazioni inesistenti, abuso in atto pubblico. Ad avviso della Procura, il primo cittadino sarebbe il gestore di fatto della società sportiva irpina Delfes che avrebbe beneficiato di sponsorizzazioni da parte di altre società e aziende che a loro volta si sarebbero aggiudicate appalti pubblici. Di qui l'ipotesi di reato di turbativa. Secondo gli inquirenti, inoltre, Diego Guerriero consigliere di maggioranza al Comune di Avellino, il fratello Fabio Guerriero architetto, Filomena Smiraglia dirigente del settore lavori pubblici, avrebbero condizionato gli appalti. Smiraglia e Diego Guerriero sono al momento dimissionari. Con loro, indagati anche i fratelli imprenditori Gennaro e Andrea Canonico «che hanno gestito la società sportiva Delfes a cui le società che hanno ricevuto appalti hanno pagato fatture «nell'imminenza degli incarichi».

In particolare, per la vicenda della fornitura dei nuovi infissi al restaurato Palazzo comunale, l'impresa aggiudicataria sarebbe stata scelta senza tener conto delle indicazioni dell'Anticorruzione sulla rotazione degli incarichi. A giudizio dei pm, inoltre, per l'assegnazione dell'incarico a un'impresa di prospezioni geologiche di un appalto relativo alla costruzione di un complesso di alloggi popolari, sarebbe stata favorita una ditta riconducibile al consigliere comunale Guerriero e a suo fratello. 

I faldoni 

Centinaia di pagine di intercettazioni hanno permesso agli inquirenti di ricostruire il sistema attraverso il quale l'amministrazione avrebbe operato. In particolare il pubblico ministero Vincenzo Toscano, su delega del procuratore Domenico Airoma, ha avviato accertamenti su una cinquantina di delibere «mancanti» nell'albo pretorio e relative agli atti dell'attività svolta dagli uffici comunali nel periodo aprile-maggio 2023. Gli inquirenti hanno acquisito una serie di documenti inerenti l'evento Eurochocolate (gli organizzatori sono estranei all'inchiesta) dello scorso febbraio e le delibere per l'affidamento dell'incarico a una radio nazionale per la promozione della manifestazione organizzata lungo il Corso principale della città. Sulla mancata pubblicazione delle delibere c'era stata anche un'interrogazione parlamentare del deputato M5s Michele Gubitosa. E una serie di esposti al prefetto erano stati presentati dai consiglieri comunali che lamentavano «la poca trasparenza» degli affidamenti. Nelle informative dei carabinieri del reparto operativo e del nucleo ispettivo alla guida del comandante Gianluca De Vivo e del comandante Amedeo Consales elementi che «lasciano ritenere che la dirigente Smiraglia sia particolarmente sensibile quando esercita le proprie funzioni, alle richieste che le vengono da soggetti politici dell'amministrazione comunale, compreso il sindaco Gianluca Festa». 

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Un giudizio severo che l'avvocato del primo cittadino e lo stesso Festa potranno contraddire con gli elementi che riterranno di portare al vaglio degli inquirenti. Le intercettazioni spiegherebbero inoltre come i destinatari degli incarichi fossero selezionati dalla dirigente Smiraglia su indicazione di Diego Guerriero. Secondo i pm, quando era stata approntata la relativa determina, la Smiraglia, dietro indicazione del consigliere comunale, ne modificava il contenuto per sostituire «in corsa» l'operatore economico prescelto in un primo momento. Le dimissioni del sindaco secondo la prefettura di Avellino non modificheranno la convocazione delle elezioni di giugno nel capoluogo irpino. Entro venti giorni, infatti, se il sindaco non ritirerà le dimissioni, sarà nominato un commissario prefettizio. Al momento entrerà in carica il vicesindaco Laura Nargi

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