È avvolta nel mistero la morte di Gerardo Ricciardelli, 54 anni di Summonte, trovato cadavere in pieno centro ad Avellino.
Ieri, nel primo pomeriggio, il rinvenimento al di sotto del ponticello che da via Tagliamento affaccia sulla parte tombata di Rio San Francesco tra i palazzi della zona. Suicidio, malore o caduta accidentale le ipotesi al vaglio dei Carabinieri che eseguono le indagini, sotto il coordinamento della Procura. Ma non si chiude la porta ad altre piste.
Il decesso sarebbe compatibile con il volo di alcuni metri dal muretto del marciapiede. Sono stati alcuni operai impegnati in lavori di manutenzione di un palazzo ad accorgersi del corpo dell'uomo riverso tra l'erba e le foglie. La morte sarebbe avvenuta l'altra notte e comunque non prima delle dodici ore precedenti al ritrovamento del cadavere, avvenuto poco più tardi delle 14 di ieri. Gli operai hanno immediatamente lanciato l'allarme ai Carabinieri che in una manciata di minuti sono giunti sul posto, insieme a un'ambulanza del 118. Così come gli agenti della Polizia municipale che hanno provveduto a delimitare l'area interessata per consentire di eseguire tutti i rilievi del caso necessari per l'attività d'indagine. Sul luogo anche il magistrato Vincenzo Russo e il medico legale Fabio Policino, che ha effettuato l'esame esterno del cadavere. Oggi potrebbe essergli affidato l'incarico per l'eventuale autoposia finalizzata a cercare ulteriori informazioni utili alle investigazioni. Resta il giallo per quanto accaduto in pieno centro. Il cadavere è rimasto in quell'area per diverse ore, fino a quando non è stato scoperto dagli operai che lavoravano a pochi passi.
Le telecamere di videosorveglianza dei numerosi esercizi commerciali di via Tagliamento potrebbero avere ripreso gli ultimi istanti di vita di Ricciardelli. Una testimone avrebbe notato nella serata di sabato un uomo proprio nella zona dove s'è verificato la tragedia. Informazione che va valutata per accertare possibili collegamenti. La morte del cinquantaquattrenne sconvolge l'intera comunità di Summonte. Gerardo Ricciardelli, pur lavorando come operaio per un'azienda di Treviso da diverso tempo, ogni due settimane tornava in Irpinia per incontrare familiari e amici. Con alcuni dei quali si incontrava proprio nella zona del Tribunale di Avellino, a poca distanza dal luogo del rinvenimento del suo cadavere. Scene strazianti, ieri pomeriggio, quando il corpo di Gerardo Ricciardelli, che non era sposato, è stato recuperato per essere trasferito nella sala morgue dell'ospedale Moscati.
In tanti lo conoscevano e gli volevano bene. Non sanno spiegarsi questo dramma. Ricciardelli era una persona attiva, assai stimato e particolarmente legato alla sua terra. Non mancano le polemiche da parte dei cittadini per la pericolosità del muretto che delimita il marciapiede dal salto di alcuni metri. L'altezza è considerata poco adeguata, quindi insicura perché non permette una protezione adeguata dei pedoni che quotidianamente affollano via Tagliamento e i negozi della centralissima arteria cittadina. Sotto choc gli stessi residenti dell'insediamento di questa parte del capoluogo, che non si sono accorti della presenza del corpo del cinquantaquattrenne di Summonte, nascosto dall'erba alta e dalle foglie. Una morte che per ora resta avvolta nel mistero e s'aggiunge a una serie di fatti tragici che sta investendo la città. Poco meno di un mese fa il dramma di Calata Santa Lucia alle Fornelle, con la morte di Claudio Zaccaria e di Gianmarco Gimmelli e il ferimento di Ylenia Fabrizio.
Operaio precipita dal muretto:
incidente o suicidio, tutti sconvolti
di Gianluca Galasso
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Martedì 11 Dicembre 2018, 12:30
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