Avellino, furti al "Moscati":
in trappola due giovani

Avellino, furti al "Moscati": in trappola due giovani
di Maria Stanco
Mercoledì 15 Febbraio 2017, 11:05
2 Minuti di Lettura
AVELLINO  -  Approfittavano della condizione di difficoltà di malati e familiari per trafugare dalle cassette di sicurezza del Pronto Soccorso marsupi, borsette e portafogli. Un reato odioso proprio perché commesso ai danni dei più deboli quello di cui sono accusati due malviventi che,sono stati individuati e denunciati dagli agentid ella polizia di Avellino. Si tratta di due giovani del capoluogo, un 35enne ed un 30enne, entrambi pregiudicati e noti alle forze dell’ordine proprio per reati dello stesso tipo. I due, infatti, erano soliti rubare soldi e portafogli di operatori e pazienti dell’ospedale «Moscati» tanto che, in passato, si erano macchiati di circa 30 furti del medesimo tipo. La loro carriera criminale, però, si è conclusa quando hanno incontrato le attenzioni della polizia che, prontamente, ha messo in campo tutti i suoi strumenti per arrivare ad incriminarli. I due, come ormai spesso accadeva, si erano recati nel tardo pomeriggio nella zona del Pronto Soccorso. Il primo, come da prassi, si è introdotto nella stanza in cui solitamente operatori e pazienti lasciano i propri beni e, con una chiave, ha aperto le casette di sicurezza portando via nel minor tempo possibile, prima che qualcuno potesse sopraggiungere, tutto il loro contenuto.
Nel frattempo il complice, fermo davanti all’ingresso, rimaneva in attesa che si concludesse l’operazione vigilando che nessuno entrasse prima che il collega avesse portato a termine il piano criminale. I due, poi, senza dare troppo nell’occhio si allontanavano tranquillamente insieme dividendosi il denaro e lasciando in strada i contenitori. L’ultimo colpo aveva fruttato un marsupio e tre portafogli. E’ stato il personale della Polizia di Stato in servizio al drappello ospedaliero, venuto a conoscenza delle tre denunce per furto, ad attivarsi immediatamente per acquisire le immagini delle telecamere di video sorveglianza e chiamare gli operatori affinché le visionassero. Il riconoscimento è stato praticamente immediato. In uno dei filmati, infatti, campeggiava chiaramente il marsupio oggetto del furto ed altrettanto chiaramente apparivano i due soggetti autori del reato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA