Da una parte lo sciopero a tempo indeterminato dei lavoratori; dall'altra, la necessità di fronteggiare un nuovo debito, di oltre 2,6 milioni, che corrisponde alle rate non pagate dalla «Polisportiva Avellino» al Credito sportivo.
Doppia grana per il commissario del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo, nell'estenuante telenovela della Piscina comunale. Non a caso è proprio a Priolo ed al Prefetto, Maria Tirone, che si rivolgono i segretari provinciali della Uil Trasporti e della Filctem Cgil, Michele Caso e Giovanni Carpino, per denunciare che «questa non è una vertenza ordinaria». «Ha risvolti che toccano direttamente la Prefettura ed il Comune di Avellino - affermano -. L'impianto è di proprietà pubblica ed è gravissimo che al suo interno vengano violati i diritti fondamentali dei lavoratori».
Nel caso specifico, le maestranze incroceranno le braccia perché non risulterebbero pagati gli stipendi di settembre, per alcune lavoratrici, e poi di ottobre e novembre. Non rispettate le precedenti transazioni, nel frattempo è maturata pure la tredicesima. Nelle scorse settimane, la «Polisportiva», riconducibile al Gruppo Cesaro e già destinataria mesi fa di un'interdittiva antimafia, aveva giustificato alcuni ritardi con i problemi seguiti ad un pignoramento avviato proprio da un lavoratore. Per i sindacalisti «questa scusante è del tutto strumentale».
Di qui, l'appello rivolto «direttamente alle istituzioni».
Come se non bastasse, la querelle Piscina comunale rischia di incidere e non poco sui già disastrati bilanci del Comune di Avellino.
Il collegio dei revisori dei conti che ha analizzato la delibera di dissesto proposta dalla giunta Ciampi lo scrive chiaramente: «Abbiamo rilevato l'esistenza di un debito a carico dell'ente, per effetto di una fideiussione rilasciata dal Comune quale garante, presso il Credito sportivo, della «Polisportiva Avellino». L'istituto ha richiesto al Comune di versare l'intera esposizione debitoria, pari a 2,650 milioni di euro. Sul Bilancio 2018 viene precisato dovranno essere adottati provvedimenti conseguenti». Una tegola tira l'altra, dunque, sulla complessa vicenda finanziaria del Comune capoluogo. Non sarà certo agevole, per il commissario, tenere in equilibrio un bilancio che riserva sorprese, negative, a getto continuo.
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Lunedì 10 Dicembre 2018, 11:00 - Ultimo agg. :
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