Choc ad Avellino, baby bulli
picchiano compagno in classe

Choc ad Avellino, baby bulli picchiano compagno in classe
di Monica De Benedetto
Giovedì 6 Dicembre 2018, 13:00
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MELITO IRPINO - Bambino quasi strangolato da due, forse tre compagni durante la ricreazione, la madre sporge denuncia. Grave l'episodio di baby bullismo avvenuto nell'Istituto comprensivo «San Tommaso d'Aquino», scuole elementari, a Melito Irpino. I fatti risalgono ai giorni scorsi ma solo ieri sono trapelati. Non si può semplificare e sminuire dicendo «è solo una bambinata».

Genitori, scuola e servizi sociali devo farsi carico di episodi gravi come quello accaduto alle elementari di Melito Irpino e mettere in campo azioni concrete contro il baby bullismo. Un bambino è finito in ospedale, quasi strozzato da compagni di classe.
 
Contrariamente a quel che si può pensare il bullismo tra bambini così piccoli, non si manifesta solo con le ingiurie e con i dispetti, ma anche con forme di violenza. Tra l'altro sembra che i ragazzini protagonisti dell'aggressione non siano nuovi a forme di sfida nei confronti dei docenti e di prepotenza e prevaricazione verso i compagni. L'episodio si sarebbe verificato nel bagno, al momento della ricreazione, i motivi esatti che hanno scatenato la violenza sulla vittima non si conoscono ma probabilmente non ce ne sono, se non quella cattiveria gratuita nei confronti di un bambino più timido ed introverso.

In ogni caso, dalle parole offensive il trio di alunni sarebbe passato ai fatti arrivando a mettere le mani al collo al compagno e stringendo forte tanto da lasciarlo a terra sotto shock. Altri bambini a quel punto hanno chiamato aiuto, sono intervenuti insegnanti e collaboratori scolastici ed il piccolo è stato portato all'ospedale di Ariano, dove è stato curato e refertato. Si è ripreso ma la madre ha sporto denuncia.

Le Forze dell'ordine stanno cercando di fare chiarezza sulla vicenda. Per un certo periodo a scuola si respirava una brutta aria, sembra che un paio di bambini l'abbiano lasciata per trasferirsi in un altro istituto di un paese limitrofo.

Situazioni come queste purtroppo mettono in discussione l'autostima, alimentano la paura e fanno passare la voglia di andare a scuola, quindi i genitori cercano di porre riparo come possono. La dirigente dell'Istituto scolastico, Teresina Meninno, spiega che nel frattempo la scuola e l'antenna sociale stanno attuando una serie di iniziative e adesso la situazione è sotto controllo.

Si cercherà di comprendere le ragioni di questo episodio: se è riconducibile, nei confronti del bambino, ad un fatto estemporaneo o se già è accaduto in altre occasioni. C'entra, forse, anche il proposito emulativo di vicende violente rappresentate nel mondo della virtualità, dei videogames, per un confine, rispetto al reale, oramai sempre più precario.
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