«L'amministrazione continua a considerare il codice della strada come se fosse un libro in bianco sul quale scrivere quello che più fa comodo alle casse comunali». A parlare è l'ex assessore socialista al Traffico e al Commercio Ulderico Pacia che contesta il piano di sosta a pagamento voluto dall'amministrazione guidata dal sindaco Paolo Spagnuolo.
Pacia denuncia la mancanza di strisce bianche che dovrebbero essere invece assicurate in centro città: «Il codice della strada è una legge dello Stato e solamente attraverso un'altra legge dello Stato può essere modificata. Quando il comune fa delle aree destinate a parcheggio con sistema di controllo della sosta, su parte della stessa o su parte delle immediate vicinanze, deve riservare un'adeguata area destinata al parcheggio senza controllo, nel caso contrario una persona che viene multata potrebbe rivolgersi al Codacons e che a sua volta potrebbe dare il via ad un'azione collettiva riguardante tutto coloro che sono stati multati ingiustamente».
A finire nel mirino dell'ex assessore anche il disco orario istituito per la regolamentazione della sosta in piazza Sparavigna, lo slargo da poco riqualificato e ubicato alle spalle della Dogana dei Grani, che secondo Pacia è comunque una sosta controllata e non libera. «Se è vero ciò che ho affermato - conclude Pacia - credo che il sindaco debba prendere dei provvedimenti in merito. Bisogna fare un'adeguata segnaletica bianca».
La mancanza di strisce bianche lungo via Appia era già finita nel mirino del Comitato di Quartiere Appia che aveva contestato il nuovo piano di sosta a pagamento lungo via Appia. Le strisce blu realizzate lungo tutta via Appia infatti da mesi hanno spinto gli automobilisti a parcheggiare nelle traverse e nell'area delle palazzine popolari. A breve inoltre dovrebbe scattare la sosta a pagamento anche nel centro storico, in piazza Garibaldi e via Ferriera.