Rigopiano, un sopravvissuto: «Nell'hotel c'era un lavoratore senegalese»

Rigopiano, un sopravvissuto: «Nell'hotel c'era un lavoratore senegalese»
Domenica 22 Gennaio 2017, 13:51 - Ultimo agg. 23 Gennaio, 10:12
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Aumenta il numero dei dispersi nell'hotel Rigopiano investito dalla valanga. Una delle persone salvate ha riferito della presenza nell'albergo di un lavoratore senegalese sfuggito a un primo conteggio. Proseguono le operazioni di ricerca e soccorso, sia all’interno dell’hotel che all’esterno. Le ricerche stanno procedendo su due fronti opposti, da un lato i vigili del fuoco stanno avanzando all’interno della struttura lungo il percorso che ha consentito il ritrovamento dei 9 superstiti. Le difficoltà consistono nella necessità di aprire varchi attraverso murature di elevato spessore per accedere ai locali successivi.

Parallelamente stanno operando sul fronte nevoso esterno per consentire l’apertura di ulteriori varchi sul lato opposto della struttura, per il raggiungimento e l’ispezione più rapida dei locali. L’avanzamento dei mezzi meccanici di ausilio viene assicurato dal personale del Soccorso Alpino che sonda la neve, tracciando la pista da seguire.

La Polizia Stradale e l’Esercito si stanno occupando di garantire la viabilità sulla strada che consente ai soccorsi di raggiungere le zone operative, condizione essenziale per garantire la continuità dei soccorsi.
Alle 13 di domenica il bilancio era:  9 persone salvate oltre alle due persone raggiunte nel primo momento. Cinque vittime accertate.

Sarebbe Faye Dame l'uomo di colore, di etnia africana, alto circa un metro e ottanta, di circa 30 anni, visto all'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) il 17 gennaio, ovvero il giorno prima che una valanga travolgesse la struttura. Un particolare che è riemerso soltanto nelle ultime ore nei ricordi di una coppia abruzzese, che ha soggiornato nell'albergo in quei giorni e che è riuscita a tornare sulla via di casa il giorno prima della tragedia, più o meno intorno alle 16.30, grazie all'intervento di uno spazzaneve. La presenza dell'africano è stata confermata dal direttore dell'hotel Bruno Di Tommaso agli inquirenti.
 

 

La coppia ha tenuto ad evidenziare la presenza dell'africano nell'hotel, non avendone riscontrato traccia né nell'elenco dei dispersi né in quelli dei sopravvissuti e dei deceduti. Il timore è che possa essere
rimasto anche lui tra le macerie dell'Hotel Rigopiano. Una circostanza rispetto alla quale, al momento, non c'è alcun riscontro, visto che l'uomo potrebbe anche essere risceso nelle ore successive del 17 gennaio o il 18 gennaio, prima che la valanga travolgesse la struttura.

Stando a quanto riferito dalla coppia, l'africano era un inserviente dell'albergo, incrociato più volte nel corso della giornata di martedì: si occupava di spazzare la neve, di rassettare alcuni ambienti dell'hotel e di svolgere piccoli lavoretti. I due clienti dell'albergo, scampati alla tragedia, affermano di averlo visto nella struttura fino agli istanti che hanno preceduto la loro partenza. Uomo non compare in elenchi e sarebbe inserviente dell'hotel


 

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