​Denise Tantucci, la star bambina da «Braccialetti
rossi 2» al remake di "Ben Hur"

Denise Tantucci
Denise Tantucci
di Lucilla Niccolini
Domenica 19 Aprile 2015, 12:25 - Ultimo agg. 12:56
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ANCONA - Quegli occhioni da cerbiatto nel viso spigoloso, su cui i capelli non fanno ombra, hanno stregato più di un adolescente, di quelli che non avevano ancora notato Denise Tantucci in “Un medico in famiglia.

Il suo sguardo buca il video, nelle sequenze drammatiche di “Braccialetti Rossi 2”. Ha da pochi giorni compiuto diciott'anni e già è una piccola star, scritturata addirittura per il remake di “Ben Hur” firmato da Timur Bekmambetov, dove interpreta la parte della amica della protagonista.





Ma la sua storia, se pure così breve, comincia da lontano... o da molto vicino, dal momento che Denise, nata a Fano, vive a Marina di Montemarciano, Marche.

Sono sempre vissuta qui, e qui ho cominciato, scrivendo e recitando fin da bambina. Poi ho vinto una borsa di studio per la scuola di recitazione di Yvonne D’Abbraccio a Roma.



Scrivendo, recitando? Cosa?

A dieci anni ho pubblicato una storia sull’antologia della mia scuola elementare, poi ho cominciato a creare scenette. E al liceo ho seguito il corso di teatro, allo Scientifico Medi di Senigallia.



E continui a scrivere poesie e canzoni...

Sfoghi, riflessioni, monologhi, pensieri: ed ecco “Fantasticherie e congetture”. Tra dieci anni lo rileggerò e forse non mi piacerà... si può sempre fare meglio.



E continui ad andare a scuola?

Certo, frequento la quarta, ma non più a Senigallia, al Caggiari di Ancona.



Perché?

Un po’ per la frequenza, che non può essere continua. E poi perché da parte dei miei compagni di scuola, quando ho cominciato a comparire in televisione, non ho avuto una reazione molto positiva.



Invidia?

Mah, forse non capivano che non stavo esibendomi, quest'altra attività non era uno svago momentaneo, ma facevo sul serio. Non so proprio, forse per quel basso profilo tipicamente marchigiano....



Il tuo ultimo lavoro, “Fuoriclasse”, uscirà ad aprile. E adesso?

Sono qui a Marina e vado a scuola. E appena finisce, subito dopo l'esame di maturità di Leo/Carmine Buschini, ritrovo i Braccialetti Rossi per girare la terza serie.



La tua famiglia?

Mi ha sempre appoggiata. Indispensabile: sono maggiorenne solo da due settimane. Anzi, sono io a minimizzare il mio successo, a tenere i piedi per terra. Ho molte passioni. Quindi, se nella recitazione avessi fatto solo benino, avrei lasciato perdere e mi sarei dedicata ad altro. Per esempio, alla fisica delle particelle.



Quando hai saputo che in Braccialetti Rossi avresti interpretato di una ragazza malata di cancro al seno, ti sei spaventata?

Perché? È un personaggio a 360°, quindi quasi più facile di un personaggio appena abbozzato, secondario: è una persona dalle mille sfaccettature. Nina ha una complessità che si svilupperà ancora meglio nella terza serie. Mi ha molto intrigato, e arricchito. Forse perché, con la sua determinazione, mi somiglia....



Come si lavora con Giacomo Campiotti, il regista?

Ah, lui ha il dono di lasciar parlare il fanciullino che ha in sé, di calarsi nelle parti dei giovani, d'istinto, anche più di noi....



A chi vuoi più bene dei Braccialetti Rossi?

Impossibile dirlo, anche se ogni rapporto è diverso dall'altro. Tra tanti caratteri diversi si è formato un bel melting pot, in cui ognuno di noi è cresciuto un po'.



Di chi ti sei innamorata?

Sono già innamorata... da prima.