San Matteo, la città si scusa con l'arcivescovo Moretti

San Matteo, la città si scusa con l'arcivescovo Moretti
di Giuseppe Pecorelli
Martedì 30 Settembre 2014, 23:32 - Ultimo agg. 1 Ottobre, 08:31
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SALERNO - La Chiesa di Salerno, ferita dalle offese subite dall’arcivescovo Luigi Moretti durante la processione di San Matteo, riparte dai giovani, proprio coloro che ieri sera hanno organizzato una veglia di preghiera dedicata al presule e ispirata nei contenuti dal celebre quadro del Caravaggio La vocazione di San Matteo.

La Cattedrale è piena, anche nelle navate laterali, dimostrando il grande coinvolgimento delle comunità parrocchiali e delle aggregazioni laicali. La veglia è presieduta dal vicario generale, monsignor Biagio Napoletano, che nel momento dell’adorazione eucaristica, per i credenti adorazione di Cristo nell’Eucarestia, rivolge ai presenti parole di speranza per quanto non dimentiche dei fatti del 21 settembre: «Ogni vescovo rappresenta un apostolo come Matteo – dice in preghiera - chi ha offeso pesantemente il Signore e anche chi non ha testimoniato il suo amore ora è qui dinanzi a un Cristo silenzioso, sputato, insultato, messo sulla croce, venuto per i malati e non per i sani, che dice a Maria, riferendosi a Giovanni: ecco tuo figlio. A questo popolo dovete portare perdono e riconciliazione. Cambiamo! Possiamo scrivere un altro Vangelo per la città e Cristo, luce del mondo, splenderà su Salerno».








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