Per questo motivo lo psichiatra Antonello Crisci e la professoressa Nicoletta Sansone hanno chiesto e ottenuto altri sette giorni per depositare la perizia che dovrà stabilire se il prelato è o meno in grado di stare in giudizio e se all’epoca dei fatti fosse capace di intendere e di volere. Le carte sono state consegnate dal legale di fiducia di monsignor Scarano, l’avvocato Silverio Sica. Il prelato, dal suo canto, ha sempre affermato di avere le visioni e di parlare con la Madonna. Intanto il 6 novembre saranno i giudici del Riesame ad occuparsi di nuovo di «monsignor 500 euro».
A chiedere il loro giudizio, il pm Elena Guarino che si è opposta al provvedimento del gip Sergio De Luca con cui è stata respinta la richeista di sequestro di tutti i beni. Per il sostituto procuratore titolare delle indagini si tratta di un atto necessario perché «il soggetto è socialmente pericoloso». Slitta invece all’11 novembre l’udienza preliminare che vede il prelato indagato per usura ed esercizio abusivo del credito.
L’episodio usuraio riguarda due prestiti di 10mila euro ciascuno erogati ad un medico , nipote acquisito.
L’esercizio abusivo riguarda prestiti alla commercialista Tiziana Cascone e alla onlus «Terra mia», riconducibile a Massimiliano Marcianò.