Salvini in Campidoglio ed è subito rissa: «Marino vada via». «Via, tu, razzista»

Salvini in Campidoglio ed è subito rissa: «Marino vada via». «Via, tu, razzista»
di Simone Canettieri
Mercoledì 25 Febbraio 2015, 12:45 - Ultimo agg. 26 Febbraio, 08:32
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Mai con Salvini, sempre con Salvini. E in mezzo lui, il Matteo della Lega con t-shirt d'ordinanza anti-renziana. Il leader del nuovo Carroccio si è affacciato in Campidoglio: ed è stata subito ressa. Da una parte giornalisti e operatori pronti a seguire il verbo del leghista, dall'altra opposte tifoserie sotto la statua del Marc'Aurelio a fare i comitati d'accoglienza.

In attesa dell'iniziativa di sabato, Salvini se l'è presa con Marino: «Io vado dove mi chiamano, non mi auto invito da nessuna parte.

Semplicemente c'è un sindaco totalmente incapace e inadatto a fare il sindaco».

Poi ha dato del «cretini» a un gruppo di militanti di Sel, capeggiati dal capogruppo vendoliano Gianluca Peciola, che in piazza lo invitava candidamente ad andarsene da Roma: «Non vogliamo i razzisti».

Ma la falange armata dei salviniani dell'Urbe ha subito difeso il caro Matteo: ne è scaturito così un battibecco tra il neo leghista Marco Pomarici e il vendoliano Peciola, a loro volta anche contro l'altro Matteo. Il tutto mentre Salvini parlava di euro, logo di Roma capitale che fa pena, disfida veneta Tosi-Zaia, Renzi venditore di frottole, immigrati da respingere e forse mondiali in Qatar.

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