Siria, la Nato avverte la Russia: «Pronti a intervenire in difesa della Turchia»

Siria, la Nato avverte la Russia: «Pronti a intervenire in difesa della Turchia»
Giovedì 8 Ottobre 2015, 09:14 - Ultimo agg. 9 Ottobre, 14:35
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Il capo di Stato maggiore delle forze armate siriane, generale Ali Abdullah Ayub, ha annunciato oggi l'avvio di «una vasta offensiva» il cui obiettivo è «eliminare i centri terroristi» e «liberare le regioni e le città che soffrono per il terrorismo e i suoi crimini». Lo riferisce l'agenzia governativa Sana.



Intanto la Russia bombarda la Siria con l'obiettivo dichiarato di attaccare l'Isis. Ma si moltiplicano le proteste a livello internazionale di chi sostiene che in realtà Mosca stia colpendo anche i ribelli anti-Assad per indebolire le opposizioni moderate.



«Oltre il 90% dei bombardamenti russi in Siria non sono contro i jihadisti dello stato islamico o di al Qaida, ma contro gli oppositori di Assad», afferma il portavoce del Dipartimento di stato americano, John Kirby.



Undici località controllate dai «terroristi» sono state colpite dai missili calibro 26 lanciati dalla flotta russa del Caspio sulla Siria. Lo scrive l'agenzia governativa Sana, aggiungendo che gli obiettivi colpiti si trovano nelle province di Raqqa, Aleppo e Idlib, mentre l'esercito di Damasco «colpisce duramente le postazioni terroristiche».



Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sostiene che in Siria «a lungo termine non c'è soluzione militare» e «ci deve essere la transizione», ovvero Assad deve lasciare il potere, aggiungendo che «la Russia non mira all'Isis ma agli altri gruppi e sostiene il regime di Assad. Non è un contributo costruttivo».



Per Stoltenberg, in Siria la Nato «ha visto una problematica escalation di azioni militari russe», è «pronta a difendere tutti gli alleati, compresa la Turchia» ed è «pronta a dispiegare le forze in Turchia se necessario».



Il ministro della difesa britannico, Michael Fallon, arrivando alla ministeriale Nato ha affermato che in Siria «la Russia sta rendendo molto più pericolosa una situazione già molto seria», aggiungendo: «chiederemo esplicitamente alla Russia di smettere di sostenere il regime di Assad e di usare costruttivamente la sua influenza sul regime perchè fermi il "barrel bombing" sui civili». La Russia «deve smettere il bombardamento in zone non controllate dall'Isis», piuttosto «dia più sostegno a paesi come Turchia e Giordania».



Parla di "errore strategico" della Russia anche Ashton Carter, ministro della Difesa statunitense: la Russa, continuando a sostenere Assad e «a colpire obiettivi che non sono dell'Isis» e provocherà «conseguenze sulla stessa Russia» che «temo che comincerà ad avere perdite in Siria».
E soprattutto gli Usa «non cooperano e non coopereranno con la Russia» finchè Mosca «continuerà con la sua fuorviante strategia» di non sostenere una transizione in Siria.
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