«Potrei avere una pizza?» La donna vittima
di violenza avverte la polizia e si salva

«Potrei avere una pizza?» La donna vittima di violenza avverte la polizia e si salva
Sabato 25 Ottobre 2014, 20:56 - Ultimo agg. 28 Ottobre, 15:06
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New York - «Potrei avere una pizza con salame e funghi?». Una donna americana ha appena chiamato il 911 e parla con un operatore stupito per la richiesta. Pensa a uno scherzo o a un errore. Capita tante volte:

"Ma lei sa che ha chiamato il numero per le emergenze?". La donna risponde di si'. Allora l'uomo capisce che quella strana telefonata puo' essere davvero un SOS, una richiesta di aiuto.

E cosi' e': dall'altra parte della cornetta c'e' una giovane disperata, vittima di violenze da parte del suo uomo, prigioniera tra le mura di casa. Vuole avvertire la polizia, e allora escogita il trucco della finta chiamata a una pizzeria.



"Ne ordiniamo un paio", dice al suo compagno che, alterato dai fumi dell'alcol, annuisce. Invece la donna chiama il 911. "Lei ha un'emergenza ma non puo' parlare, e' cosi?", chiede l'operatore che ha intuito la situazione. "Si' - risponde ancora la donna - ha idea di quanto tempo serve per la consegna?".



Quindi indica generalita' e indirizzo, col suo uomo che non si accorge minimamente dell'inganno.



Pochi minuti dopo alla porta dell'appartamento bussano gli agenti. Trovano la ragazza - si legge nel rapporto dei poliziotti - tenuta segregata e un uomo ubriaco che viene subito arrestato. Sul corpo di lei i segni delle percosse, anche recenti. La conversazione e' diventata virale sul web: l'operatore che l'ha ricevuta l'ha postata sul social mediaReddit.



"E' la telefonata piu' incredibile, memorabile che abbia mai ricevuto", commenta, orgoglioso per aver colto l'appello disperato della donna salvandola dal suo inferno. Casi di violenza domestica del genere, negli Usa, si contano a migliaia ogni anno, si tratti di percosse o violenze sessuali.



Un fenomeno contro cui l'amministrazione Obama ha promesso tolleranza zero agendo non solo sul fronte della repressione, ma anche della prevenzione, fra l'altro con l'insegnamento del rispetto per l'altro sesso fin dai banchi di scuola.