Calais, i migranti assaltano il tunnel della Manica: è caos

Calais, i migranti assaltano il tunnel della Manica: è caos
Sabato 4 Luglio 2015, 18:52 - Ultimo agg. 6 Luglio, 00:14
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Ritardi, lunghe code in autostrada, recriminazioni. Il tunnel sotto la Manica affronta un'altra giornata di passione dovuta alla pressione dei migranti. Che da tutta Europa giungono sulle rive di Calais, in Francia, per tentare il salto verso la Gran Bretagna.



Circa 150 migranti, infatti, hanno cercato di "assaltare" il tunnel dopo aver violato le recinzioni che proteggono il terminal, provocando ritardi sia al servizio passeggeri che a quello merci. I problemi sono iniziati alle 10:30 della mattina, anche se già nella notte i migranti - stando a quanto dichiarato alla BBC da un portavoce dell'Eurotunnel - si erano ammassati nei pressi del terminal. Poi la sortita. Che ha provocato cancellazioni, sulle prime, solo al servizio commerciale. In seguito, però, un non meglio specificato «problema tecnico» ha coinvolto - come spiega SkyNews - anche il servizio passeggeri, con ritardi fino a 90 minuti.



Abbastanza per provocare una netta reazione da parte della società che gestisce la cruciale infrastruttura, che ha chiesto «azioni immediate da parte delle autorità per proteggere il tunnel». «Non si fa abbastanza - ha detto un portavoce - per fermare i migranti». Dan Cook, dirigente di Europa Worldwide, ditta di trasporti e logistica, ha descritto alla BBC una situazione fuori controllo sulle strade francesi nei dintorni di Calais, dove i migranti cercano in ogni modo di procurarsi un "passaggio" dall'altra parte della Manica. «Qui - dice - non si tratta di casi sporadici in strade secondarie di notte, ma di bande di predoni, per essere espliciti, che in piena luce e in autostrada si arrampicano sui rimorchi o forzano i portelloni. E senza nessun intervento da parte della polizia».



Il problema - reso sempre più stringente dai circa 50 arrivi giornalieri nel campo di accoglienza di Calais, dove ormai vivono oltre 3mila persone - è tanto acuto che il ministero degli Esteri britannico ha di recente diramato un'allerta ai viaggiatori che tornano a casa, intimando loro di tenere chiusi i finestrini e gli sportelli dei veicoli. Lo sciopero dichiarato lunedì scorso dai lavoratori della compagnia di traghetti MyFerryLink contro possibili esuberi non ha fatto altro che aumentare in settimana la pressione sul tunnel della Manica.



La compagnia marittima ha comunque precisato che il servizio oggi è regolare.
Per fronteggiare l'emergenza, la Francia e la Gran Bretagna hanno deciso di istituire a settembre un fondo di 5 milioni di euro annui e rinforzare la sicurezza nei pressi del porto e dell'ingresso dell'Eurotunnel.
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