Strage migranti, Unhcr: mezzi di soccorso inadeguati, intervenga Ue. Oltre 1.500 morti nel Mediterraneo nel 2015

Carlotta Sami, portavoce Unhcr
Carlotta Sami, portavoce Unhcr
Domenica 19 Aprile 2015, 10:27 - Ultimo agg. 11:59
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Il Mediterraneo continua ad essere luogo di morte per migranti e rifugiati: secondo le stime dell'Unhcr, (l'agenzia dell'Onu per i rifugiati) sono già oltre 1.500 le vittime quest'anno, compresi i morti dell'ultima strage.






A dare i numeri di una tragedia senza fine è Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr che denuncia l'inadeguatezza dei mezzi con cui vengono fatti i soccorsi. «La notizia dei 700 morti nel Canale di Sicilia - ha detto a SkyTg24 - è stata data dopo la testimonianza di uno0 dei sopravvissuti che parla inglese. Ha raccontato che il barcone si è ribaltato quando i migranti a bordo si sono spostati tutti su un lato dell'imbarcazione dopo aver visto avvicinarsi una nave di soccorsi. I migranti sono finiti in acqua e annegati».



«Le operazioni di soccorso subito avviate sono imponenti - ha proseguito -. Sul posto sono stati inviati decine di mezzi e due navi da Malta. Ma serve molto di più: un'operazione permanente nel Mediterraneo. E' necessario al più presto un intervento eruopeo per mettere a disposizione adeguati mezzi per i soccorsi in mare perché quelli della guardia costiera impiegano ore per raggiungere i luoghi dei naufragi. Contro le tragedie di immigrati in mare serve un'operazione "Mare Nostrum europea".
La chiediamo da oltre un anno e non c'è stata risposta
».



«Temiano una tragedia di proporzioni veramente vastissime. Se i numeri dovessero essere confermati, sarebbero 1.000 i migranti morti negli ultimi 10 giorni e oltre 1.500 dall'inizio dell'anno. Un'ecatombe mai vista prima».