«Bimbi disabili trattati come rifiuti. Tutti a scuola protesta choc a Montecitorio» Video

«Bimbi disabili trattati come rifiuti. Tutti a scuola protesta choc a Montecitorio» Video
di Maria Pirro
Sabato 21 Novembre 2015, 00:57 - Ultimo agg. 3 Novembre, 18:36
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«Bimbi trattati come rifiuti». Lo deunciano i genitori dei disabili che fanno parte dell’associazione "Tutti a scuola" e che, per rendere l’immagine concreta, hanno ideato e organizzato per giovedì mattina una protesta choc davanti al Parlamento.



Madri e padri disperati sono pronti a partire all’alba, in autobus dal parcheggio Brin, per percorrere duecento chilometri fino a Roma e andare a «scaricare» in piazza Montecitorio pesanti sacchetti neri. Rifiuti speciali. «Rifiuti solidi umani», li definiscono, perché sopra la spazzatura loro hanno impresso la foto dei bimbi e ragazzi più fragili: oltre trenta volti di piccini con la sindrome di Down, affetti da autismo o da altre patologie. Bimbi ridotti a immondizia per denunciare le difficoltà nell’integrazione tra i banchi di scuola, e non solo, che vanno oltre la provocazione.



Toni Nocchetti, il presidente della onlus partenopea, riassume le ragioni del sit-in («Purtroppo, l’ennesimo»): «Il governo non vede i disabili, ma fa finta di occuparsene». Sotto accusa, anzitutto la legge delega sul sostegno della cosiddetta Buona scuola: «Non prevede più il rapporto numerico tra alunni disabili e insegnanti, e questo rappresenta la premessa per l’abolizione della scuola per i disabili, con la creazione di un insegnante atipico, al quale potranno essere affidati fino a cinque alunni». Nocchetti aggiunge che «la riforma non affronta e non risolve le questioni fondamentali dell’inclusione. Perché non interviene né sulla formazione delle classi, né sulla formazione obbligatoria degli insegnanti curriculari».



Un altro problema è l’assistenza materiale tra i banchi, ancora inadeguata: «Soprattutto nelle grandi città, i genitori sono costretti a correre a scuola per cambiare i bambini sporchi di pipì, oppure per somministrare loro un farmaco». A Napoli un papà ha addirittura presentato denuncia ai carabinieri, stazione di Posillipo, poiché a inizio anno chiamato a mettere al figlio adolescente il pannolone: «Mai portato prima», puntualizza, ma proprio per effetto delle carenze di personale in organico.



I disagi non finiscono qui. «Il cosiddetto fondo straordinario per la non autosufficienza - incalza Nocchetti - è almeno quattro volte inferiore ai bisogni primari dei disabili; mentre la legge sull’autismo è priva di risorse e quindi inutile e la pensione di invalidità non può essere considerata un reddito e inserita nel calcolo Isee, ovvero nell’indicatore della situazione economica». Per tutti questi motivi, la manifestazione è in programma giovedì, alle 11.



Ultima stazione del dolore portato in piazza: davanti al Parlamento, “Tutti a scuola” in precedenza ha installato una ghigliottina per eseguire le «condanne della politica» e anche una macelleria sociale. Adesso,è l’ora dei «rifiuti solidi umani».