Sud, le fabbriche del rilancio: viaggio negli stabilimenti Fiat di Melfi e Pomigliano

Sud, le fabbriche del rilancio: viaggio negli stabilimenti Fiat di Melfi e Pomigliano
di ​Nando Santonastaso - INVIATO
Domenica 29 Marzo 2015, 11:07 - Ultimo agg. 15:21
2 Minuti di Lettura

Cristina Amoroso, 36 anni, laurea in ingegneria dopo il diploma di maturità classica, è rimasta in fabbrica, alla Sata di Melfi, fino all’ottavo mese di gravidanza. È rientrata subito dopo il parto al suo incarico di responsabile dell’ingegneria del reparto presse. «Lo stress? Qui non si avverte» dice. E mostra al cronista una scopa e l’inseparabile paletta appoggiate ad una parete, in un ambiente tirato a lucido al punto tale che si fa fatica a pensare ad uno stabilimento metalmeccanico da più di 5mila addetti: «Vede? Ci teniamo come a casa nostra alla pulizia. Se cade un po’ di polvere da una postazione, non aspettiamo il giorno dopo: facciamo da noi, senza problemi». Duecento e passa chilometri più a nord, a Pomigliano, Autilia Piccolo, di Mariglianella, provincia di Napoli, team leader del reparto montaggio del «Vico», sei operai alle sue «dipendenze», sfida l’incredulità quando rivela di avere due lauree in apparenza incompatibili per chi ha scelto dieci anni fa di indossare la tuta blu.

CONTINUA A LEGGERE SUL MATTINO DIGITAL